Fimmg: «Abbassare la guardia adesso potrebbe essere un errore imperdonabile»
Voglia di libertà, di godersi la vita e di accorciare le distanze. È questa l’estate per i giovani italiani e quest’anno, dopo tre mesi di lockdown e di paura, è ancora più forte il desiderio di evadere, di divertirsi e di socializzare. Purtroppo però, i comportamenti legati a questi stati d’animo potrebbero avere uno stretto legame con la preoccupante risalita dei casi di Covid delle ultime settimane, diffusi, molto più che negli scorsi mesi, tra le fasce più giovani della popolazione.
Sul banco degli imputati ci sarebbero proprio alcuni atteggiamenti caratteristici della movida dei giovanissimi, dagli assembramenti al bere cocktail o birre dallo stesso bicchiere o dalla stessa bottiglia.
L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dalla Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), che ha constatato come, a dispetto delle immagini postate sui profili social ufficiali di locali e discoteche, in cui sembra vigere ancora un certo rigore sull’uso delle mascherine e delle misure di distanziamento, le foto dei singoli utenti raccontino invece una storia diversa e, probabilmente, più fedele alla realtà.
Insomma, i nostri ragazzi dovrebbero rassegnarsi a un’estate a metà? Non per forza. L’importante è continuare a mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ed evitare i comportamenti a rischio.
«Indossare la mascherina e lavare le mani – dichiara il segretario nazionale Fimmg Silvestro Scotti – sono regole che devono rimanere un must di quest’estate. Questo non significa dover rinunciare alla socialità, ma anzi, comprendendo che ad esempio in una discoteca il distanziamento sociale non è praticabile, è evidente che la mascherina diventa fondamentale. Ed è importante accertarsi che anche gli esercenti con cui ci si relaziona spesso durante l’estate, ad esempio ristoratori o barman, indossino i dispositivi di protezione».
«Stessa cosa per i viaggi – aggiunge Scotti -: in aereo o in treno, usare sempre (e correttamente) la mascherina. I contatti fisici, dalle strette di mano alle effusioni, andrebbero invece evitati, così come gli assembramenti e lo scambio di bicchieri e bottiglie da cui bere. Dobbiamo tener presente che il virus è ancora fra noi, e se abbiamo assistito a una diminuzione nella sua diffusione è solo grazie alle misure stringenti degli scorsi mesi».
«Da genitori e da medici di famiglia – dichiara Corrado Calamaro, segretario amministrativo Fimmg Napoli, prima sezione della Federazione a lanciare l’allarme sui comportamenti irresponsabili della movida estiva – siamo molto preoccupati per ciò che abbiamo potuto constatare».
«Vietare materialmente gli assembramenti ormai è impossibile, far rispettare le distanze è altrettanto difficile, ma è importante che, anche all’aperto, laddove ci sono assembramenti, i giovani indossino la mascherina. Se i ragazzi non capiscono l’importanza di essere prudenti adesso, ci aspettano un autunno e un inverno difficili, temo. Capisco la voglia di svago, ma abbassare la guardia potrebbe essere un errore imperdonabile. Ovviamente – precisa Calamaro – queste regole devono valere per tutti, non solo per i giovani, che però sono la fascia più asintomatica e che quindi più facilmente può veicolare il contagio».
Altra domanda che attanaglia gli italiani: come comportarsi in spiaggia? Come trovare il giusto compromesso tra svago e sicurezza? «Anche qui, bene fare il bagno in mare e divertirsi – afferma Calamaro – ma sempre evitando vicinanze eccessive e sport di squadra che causano assembramenti. Soprattutto, preferire i lidi attrezzati, che attuano scrupolosamente le direttive anti-Covid (distanze tra ombrelloni, sanificazioni, eccetera) anche grazie ai numerosi controlli che subiscono, rispetto alle spiagge libere».
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