Rt ancora in diminuzione, sebbene lieve. Da 18 a 10 Regioni a rischio moderato, ancora nessuna a rischio alto ma in Sicilia pericolo escalation
L’Italia si ricolora di giallo. È la Sicilia la prima regione ad aumentare le restrizioni. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti firmato una nuova ordinanza che porta la Sicilia in zona gialla. «È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi», il commento del Ministro.
Per quanto riguarda i dati salienti del Monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia Covid in Italia, da segnalare che a livello nazionale è ancora in calo l’indice Rt, che scende a 1,01, rispetto alla scorsa settimana in cui si attestava invece a quota 1,1. «Nel periodo 5-17 agosto – si legge nel testo – l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,01 (range 0,93-1,12), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, coincidente con la soglia epidemica».
«Si osserva una lieve diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero», viene segnalato nel monitoraggio. L’Rt ospedaliero scende a 1,04 (dato al 17 agosto) da 1,08 (dato al 10 agosto). Invece «in leggero aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale», che secondo i dati flusso Iss riferiti al periodo 16-22 agosto è a 71 per 100.000 abitanti, contro 69 per 100.000 abitanti (del periodo 6-15 agosto). Perché è importante? «L’incidenza – si scrive – rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti».
Nessuna regione italiana è ancora a un rischio epidemico alto per Covid. È sceso anche il numero di Regioni/Province autonome che risultano classificate a rischio moderato: sono 10 questa settimana (la scorsa erano 18), mentre le restanti 11 risultano a rischio basso.
Tuttavia in un caso il rischio moderato è «ad alta probabilità di progressione». Si tratta della Regione Sicilia che infatti, come detto, passa in zona gialla. È infatti la Regione che si trova nella situazione più complicata: l’incidenza a 7 giorni, più aggiornata perché relativa al periodo 20-26 agosto, è a quota 200,7 per 100mila abitanti, la più alta in Italia in questo momento. Situazione che si riflette anche negli ospedali: per la percentuale di occupazione dei posti letto di area medica da parte di pazienti Covid viene considerato il dato al 24 agosto, che è 19,4% (sopra dunque la soglia del 15% che decreterebbe il passaggio in giallo). La percentuale di occupazione dei posti letto di terapia intensiva da pazienti Covid è al 12,1% (sempre dato al 24 agosto), anche in questo caso sopra la soglia critica del 10%. Nel monitoraggio Iss-Ministero della Salute si parla di «probabilità di una escalation nei prossimi 30 giorni», superando le soglie di occupazione dei posti letto negli ospedali. Probabilità che figura sopra il 50% per i ricoveri in area medica (in riferimento alla probabilità di raggiungere un’occupazione delle aree mediche del 40%), e dal 5 al 50% per le terapie intensive (in relazione alla probabilità di raggiungere quota 30%).
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