La ong Oxfam lancia l’allarme: il 13% della popolazione mondiale avrà il vaccino anti Covid, il resto dovrà aspettare almeno due anni. L’Italia tra i paesi che da giugno hanno acquistato le dosi
Un piccolo gruppo di Paesi ricchi ha già acquistato più della metà della fornitura dei principali candidati vaccini anti Covid-19 in via di sviluppo. In percentuale meno del 13 per cento della popolazione mondiale. Il che significa che, nel remoto caso in cui tutte le cinque sperimentazioni avessero successo, per oltre il 60% del mondo accedere a un vaccino sarà possibile solo nel 2022. Lo denuncia l’Oxfam, in occasione dell’incontro congiunto dei ministri della Salute e delle Finanze dei paesi del G20 sullo stato della pandemia.
Tutto è partito dai dati di Airfinity, che ha raccolto gli accordi già firmati da alcuni Paesi con le case farmaceutiche che stanno gestendo le sperimentazioni. Da cui si evince, come scrive l’Ong in una nota, che «le stesse aziende produttrici non hanno capacità di produrre abbastanza vaccini per tutti quelli che ne avranno bisogno».
«Il punto ancora più allarmante è che molto probabilmente alcune delle principali sperimentazioni in corso falliranno con la conseguenza che ancora più persone resteranno tagliate fuori», denuncia Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam Italia. «Nonostante l’enorme stanziamento di fondi pubblici – continua – per lo sviluppo dei vaccini anti Covid-19 non sono state poste chiare condizioni alle case farmaceutiche per impedire loro di realizzare profitti massicci e del tutto ingiustificati alla luce di questa emergenza globale».
Secondo Oxfam «le trattative in corso per assicurarsi la fornitura del vaccino mostrano profonde disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri. Italia, Francia, Germania e Olanda già a giugno sono riuscite ad assicurarsi quasi una dose a testa per tutta la popolazione europea, rispetto al Bangladesh con solamente una dose ogni 9 abitanti».
Oxfam ha lanciato un appello urgente ai Paesi del G20 perché sia garantito l’accesso al vaccino a tutti in ogni parte del mondo. In modo gratuito e sulla base di una distribuzione equa delle dosi, in funzione delle necessità e dei bisogni di salute pubblica. Si può sostenere l’appello di Oxfam per un accesso universale alle cure, firmando la petizione #NONSEISOLO.
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