L’ultimo monitoraggio ISS-ministero registra un calo del tasso di occupazione in terapia intensiva e in aree mediche dei malati Covid. Due regioni a rischio moderato e 19 a rischio basso. Ecco i principali dati emersi dalla cabina di regia
Il report Covid-19 con i dati principali del monitoraggio della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del ministero della Salute mostra un netto miglioramento della situazione Covid in Italia. Si mantiene in discesa la curva dei contagi e tutti gli indicatori sono in calo.
I dati del monitoraggio ISS-ministero: giù incidenza e Rt
Scende, infatti, l’incidenza settimanale a livello nazionale: 365 ogni 100.000 abitanti (5-11 agosto) contro 533 ogni 100.000 abitanti (29 luglio – 4 agosto). Nel periodo 20 luglio – 2 agosto 2022, l’Rt medio calcolato sui soggetti sintomatici è stato pari a 0,81, in diminuzione rispetto alla settimana precedente. È in diminuizione anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, sotto la soglia epidemica: Rt=0.76 al 2 agosto contro Rt=0.82 al 26 luglio.
Ancora in calo terapie intensive al 3,2% e ricoveri al 13%
Sempre più bassa la pressione sui reparti Covid. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 3,2% (secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute all’11 agosto) contro il 3,6% (rilevazione al 4 agosto). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale decresce al 13,0% (rilevazione all’11 agosto) contro 15,2% (rilevazione al 4 agosto).
Monitoraggio Iss: Due regioni a rischio moderato e 19 basso. Nessuna regione a rischio alto
Migliora il quadro epidemiologico delle regioni. Questa settimana nessuna è considerata a rischio alto. Due sono classificate dall’Iss a rischio moderato e le rimanenti 19 sono valutate a rischio basso.
In lieve diminuzione casi diagnosticati con attività screening. Stabile tracciamento contatti
La percentuale dei nuovi positivi scoperti con l’attività di tracciamento dei contatti è bassa ma stabile rispetto alla settimana precedente (13% contro 12%). Così come la percentuale dei casi rilevati con la comparsa dei sintomi (44% contro 44%). Scende, leggermente, la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (43% contro 44%). L’ISS precisa che «l’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento».
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