A smentire una delle notizie sui vaccini anti-Covid che più hanno fatto discutere negli ultimi tre anni è l’agenzia sanitaria dello stato americano dell’Oregon in uno studio pubblicato sul bollettino dei Centers Centers for Disease Control and Prevention
Non c’è nessun legame tra somministrazione dei vaccini a mRNA contro Covid-19 ed eventi di morte improvvisa per cause cardiache nei giovani adulti. A smentire una delle notizie sui vaccini anti-Covid che più hanno fatto discutere negli ultimi tre anni è l’agenzia sanitaria dello stato americano dell’Oregon in uno studio pubblicato sul bollettino dei Centers Centers for Disease Control and Prevention. Tuttavia, pur smentendone l’attendibilità scientifica, gli esperti della Oregon Health Authority spiegano che questa fake news nasce da una preoccupazione reale.
In una fase iniziale “la vaccinazione contro il Covid-19 è stata associata a miocardite negli adolescenti e nei giovani adulti e sono emerse preoccupazioni su possibili decessi cardiaci correlati al vaccino in questa fascia di età”, dicono i ricercatori. Le indagini successive hanno però confermato che “le miocarditi post-vaccinazione sono tipicamente lievi e associate a buoni esiti dopo un breve ricovero – scrivono gli autori della pubblicazione scientifica -. Nessun caso fatale di miocardite è stato riportato in Oregon“. Ciononostante, notizie sul legame tra vaccini e decessi improvvisi per cause cardiovascolari nei giovani continuano a circolare.
Il nuovo studio ha analizzato i dati sui decessi avvenuti in Oregon tra giugno 2021 e dicembre 2022 nella fascia di età 16-30 anni. Complessivamente, 1.292 giovani adulti sono morti in questo periodo, 30 dei quali per Covid. Dei 40 decessi avvenuti in persone che in precedenza si erano vaccinate, solo tre lo avevano fatto nei tre mesi precedenti al decesso e due di essi avevano problemi di salute pregressi. Numeri che escludono ogni possibile legame tra vaccinazione e decessi. In quello stesso periodo, infatti, come ricordato dagli stessi ricercatori, quasi un milione di dosi di vaccino sono state somministrate nella fascia 16-30 in Oregon. “Questi dati non supportano un’associazione tra la ricezione del vaccino a mRNA contro Covid-19 e morte cardiaca improvvisa in giovani precedentemente sani”, dicono ricercatori. Per questo, concludono gli studiosi “la vaccinazione è raccomandata a tutte le persone con più di sei anni per prevenire il Covid-19 e le sue complicanze, compresa la morte”.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato