Salute 7 Settembre 2023 18:44

Creato un modello completo di embrione umano, senza spermatozoi e ovuli

Non sono stati utilizzati né spermatozoi, né ovuli e né utero. Il nuovo modello di embrione sviluppato da un gruppo di ricercatori del Weizmann Institute, in Israele, è stato generato con cellule staminali. Nonostante questo è quasi identico a  un embrione umano vero di 14 giorni, in grado addirittura di rilasciare ormoni da far risultare positivo un test di gravidanza in laboratorio. Non mancano i quesiti etici

Creato un modello completo di embrione umano, senza spermatozoi e ovuli

Non sono stati utilizzati né spermatozoi, né ovuli e né utero. Il nuovo modello di embrione sviluppato da un gruppo di ricercatori del Weizmann Institute, in Israele, è stato generato con cellule staminali. Nonostante questo è quasi identico a  un embrione umano vero di 14 giorni, in grado addirittura di rilasciare ormoni da far risultare positivo un test di gravidanza in laboratorio. L’eccezionale risultato, descritto sulla rivista Nature, si avvicina all’obiettivo degli scienziati che è quello di mettere a disposizione della comunità scientifica un modello etico per studiare e comprendere i primi momenti della nostra vita.

Le prime fasi dopo la fecondazione sono una «scatola nera»

Le prime settimane dopo che uno spermatozoo feconda un ovulo si mette in moto una serie di straordinari cambiamenti: da un insieme di cellule indistinte a qualcosa che alla fine diventa riconoscibile, un bambino, tramite ecografia. E’ in questi primi momenti cruciali che avvengono con maggior frequenza aborti spontanei e si sviluppano difetti congeniti. Ma è ancora una fase di sviluppo ancora poco compresa. «È una scatola nera e non è un clichè: la nostra conoscenza è molto limitata», spiega Jacob Hanna del Weizmann Institute of Science. La ricerca sugli embrioni è giuridicamente, eticamente e tecnicamente complessa. Ma ora esiste un campo in rapido sviluppo che imita lo sviluppo naturale dell’embrione.

Il modello di embrione umano è stato creato a partire da cellule staminali

La struttura ottenuta dagli scienziati israeliani ha portato al primo modello embrionale «completo» in grado di imitare tutte le strutture chiave che emergono in un embrione umano. Il materiale di partenza sono state cellule staminali riprogrammate per acquisire il potenziale per diventare qualsiasi tipo di tessuto nel corpo. Sono stati poi utilizzati prodotti chimici per indurre queste cellule staminali a diventare quattro tipi di cellule presenti nelle prime fasi dell’embrione umano: cellule epiblastiche, che diventano l’embrione vero e proprio (o feto); cellule del trofoblasto, che diventano placenta; cellule dell’ipoblasto, che diventano il sacco vitellino di supporto; cellule del mesoderma extraembrionale. Un totale di 120 di queste cellule sono state messe insieme e poi gli scienziati hanno osservato quello che succedeva. Ebbene, circa l’1% della miscela ha iniziato il “viaggio di assemblaggio” spontaneo in una struttura che assomiglia, ma non è identica, a un embrione umano.

Il lavoro degli scienziati solleva implicazioni etiche

«Do un grande merito alle cellule: devi portare la giusta miscela e avere l’ambiente giusto e tutto decolla», dice Hanna. «È un fenomeno sorprendente», aggiunge. I modelli embrionali sono stati lasciati crescere e svilupparsi fino a quando non sono diventati paragonabili a un embrione di 14 giorni dopo la fecondazione. La speranza è che i modelli embrionali possano aiutare gli scienziati a spiegare come emergono i diversi tipi di cellule, a testimoniare i primi passi nella costruzione degli organi del corpo o a comprendere le malattie ereditarie o genetiche. Si parla addirittura di migliorare i tassi di successo della fecondazione in vitro, favorendo la comprensione di alcuni fallimenti. Il lavoro tuttavia solleva anche la questione se lo sviluppo dell’embrione possa essere imitato oltre la fase di 14 giorni. Questo non sarebbe illegale, nemmeno nel Regno Unito, poiché i modelli embrionali sono giuridicamente distinti dagli embrioni. I ricercatori sottolineano che non sarebbe etico e legale, e addirittura impossibile ottenere una gravidanza utilizzando da questi modelli di embrioni.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Troppo paracetamolo in gravidanza aumenta il rischio di problemi comportamentali nei bambini
Il consumo eccessivo di paracetamolo durante la gravidanza può aumentare il rischio che il bambino sviluppi problemi di attenzione e comportamento già all'età di 2, 3 e 4 anni. Lo studio condotto dalla University of Illinois Urbana-Champaign è stato pubblicato sulla rivista Neurotoxicology and Teratology
Terapie avanzate, necessario un nuovo sistema di finanziamento pubblico
A livello globale entro il 2030 saranno trattati oltre 500.000 pazienti terapie innovative (genica, cellulare e dei tessuti) con costi che si aggirano tra 1 e 3 milioni di euro a dose. Presentata una nuova proposta di finanziamento per i farmaci di domani, in anteprima europea dal gruppo di lavoro dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) - Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, campus di Roma, insieme a LS CUBE Studio Legale
di V.A.
Sclerosi multipla: trapianto di staminali cerebrali sicuro e duraturo
Il trapianto di cellule staminali cerebrali in pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva è sicuro, molto ben tollerato e con possibili effetti duraturi e protettivi da ulteriori danni al cervello dei pazienti. È questo quanto emerge dallo studio coordinato dall’Ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e ideato da Angelo Vescovi dell’Università di Milano – Bicocca. I risultati di questa sperimentazione clinica di fase 1 sono stati pubblicati in copertina sulla rivista Cell Stem Cell
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone: per osimertinib e durvalumab ottimi risultati negli studi LAURA e ADRIATIC al Congresso ASCO

Nello studio LAURA osimertinib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte dell’84% nel tumore del polmone non a piccole cellule di Stadio III. Nello studio ADRIATIC, invece, du...