Il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri traccia un bilancio dell’operato del ministro Grillo: «Con lei siamo riusciti a mettere a fuoco molte delle problematiche che avevamo sollecitato. Ora se ci sarà un cambio al dicastero dovremmo ricominciare da capo»
La crisi di governo in atto dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte preoccupa tutto il mondo medico, con il rischio stallo per numerosi provvedimenti molto attesi dal mondo degli operatori sanitari. Anche la Federazione degli Ordini dei Medici, attraverso il presidente Filippo Anelli, ha espresso la sua preoccupazione, soprattutto per lo stop che subirebbe il ddl contro le aggressioni al personale sanitario, ‘in pausa’ al Senato dopo il via libera della Commissione Igiene e Sanità.
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«Siamo preoccupati – dichiara all’AdnKronos Salute Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri – Ci sarà comunque un rallentamento del ddl sulle aggressioni agli operatori sanitari. Avevamo più volte sollecitato i presidenti di Camera e Senato a fare pressioni per accelerare, perché è un provvedimento molto atteso dai colleghi e dai professionisti della sanità. Una norma che, oltre ad aumentare le pene, avrebbe permesso di procedere d’ufficio contro chi commette le aggressioni. Un modo per superare le difficoltà che hanno le vittime nel denunciare».
Anelli ha poi dato un giudizio sui 15 mesi da ministro di Giulia Grillo: «Il ministro Grillo aveva iniziato in sordina, ma con il tempo è cresciuta e siamo riusciti a mettere a fuoco molte delle problematiche che avevamo sollecitato. Ora – osserva – se ci sarà un cambio al dicastero dovremmo ricominciare da capo».