Ben 148 incontri, 14 mostre, 2.500 volontari all’opera e 397 relatori. Sono solo alcuni dei numeri del festival romagnolo in corso dal 19 al 25 agosto
Ben 148 incontri, 14 mostre, 2.500 volontari all’opera e 397 relatori. Sono solo alcuni dei numeri del Meeting di Rimini in corso dal 19 al 25 agosto organizzato da Comunione e liberazione e giunto alla 39ma edizione. Nell’ambito del festival uno spazio d’eccezione è dedicato all’Arena salute, momento di approfondimento e dibattito su temi caldi medico-scientifici come l’accesso ai farmaci, la cronicità in aumento, vaccini, nutrizione, ricerca, tecnologie e nuove scoperte.
Da segnalare l’incontro ‘Carità e scienza: il mistero della relazione di cura’, moderato da Felice Achilli, presidente di Medicina e Persona, responsabile di Cardiologia Clinica all’Ospedale San Gerardo di Monza. Oggetto del dibattito l’importanza da parte del medico di mantenere un approccio professionale serio ma allo stesso tempo umano e solidale nei confronti del paziente. Sul tema quattro testimoni hanno raccontato le proprie esperienza personali e professionali: Andrea Mariani, professor in Obstetric and Gynecologic Division of Gynecologic Surgery, Chair for Research, Department for Obstetrics and Gynecology, Mayo Clinic Rochester, Minnesota; Roberto Bernabei, presidente di Italialongeva; Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù; Rose Busingye, infermiera e responsabile del Meeting Point International di Kampala.
Altro spazio seguitissimo l’incontro sulle cure palliative ‘Curare il dolore o la persona sofferente?’, introdotto da Paola Marenco, dell’Associazione Medicina e Persona che si è focalizzato sulla figura di Cicely Saunders – di cui il Meeting ospita una mostra –, infermiera britannica che, alla luce della sua poliedrica esperienza in campo medico-assistenziale, ha favorito un approccio globale al dolore del paziente, così come al suo bisogno.
Altro personaggio chiave nell’ambito della medicina italiana e mondiale, Giancarlo Rastelli, cardiochirurgo e scienziato italiano – operativo nella seconda metà del XX secolo – inventore di sofisticate tecniche d’intervento cardiaco-pediatriche su cui si è incentrato il dibattito moderato da Giorgio Bordin, Responsabile Medico di Reumatologia all’Hospital Piccole Figlie di Parma. Ad intervenire anche Paolo Ciliberti, Cardiologo Pediatra all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; Fiore Salvatore Iorio, Direttore del Dipartimento Medico Chirurgico di Cardiologia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Giovanni Lucertini, Studente di Medicina all’Università degli Studi di Bologna.