Il direttore dell’ufficio europeo dell’Oms: “Questo rapporto è un campanello d’allarme per tutti noi. Dall’autolesionismo al suicidio, abbiamo visto come il cyberbullismo in tutte le sue forme possa devastare la vita dei giovani e delle loro famiglie”
Tra i ragazzi europei dilagano i fenomeni di cyberbullismo, come vittime o come persecutori. Uno su sei tra gli 11 e i 15 anni racconta di aver subito episodi di bullismo online, come la ricezione di messaggi aggressivi o la condivisione di contenuti (per esempio foto) senza il loro permesso. Sono, invece, il 12% quelli che si sono resi responsabili di questi atti. I dati arrivano dal Report Health Behaviour in School-aged Children (Hbsc) realizzato dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che fotografa un aumento del fenomeno cyberbullismo negli ultimi anni.
È stabile, invece, la quota di ragazzi vittime di bullismo tradizionale: l’11%. Sono invece circa il 6% gli adolescenti che dichiarano di aver compiuto atti di bullismo, con una anche in scontri fisici. “Questo rapporto è un campanello d’allarme per tutti noi. Con i giovani che trascorrono fino a sei ore online ogni giorno, anche piccoli cambiamenti nei tassi di bullismo e violenza possono avere profonde implicazioni per la salute e il benessere di migliaia di persone – commenta, in una nota, il direttore dell’ufficio europeo dell’Oms, Hans Henri P. Kluge -. Dall’autolesionismo al suicidio, abbiamo visto come il cyberbullismo in tutte le sue forme possa devastare la vita dei giovani e delle loro famiglie”, aggiunge.
La rilevazione, che ha preso in considerazione anche l’America del Nord e l’Asia Centrale, mostra che in Italia il fenomeno è, in generale, meno diffuso della media. La percentuale di ragazzi vittime di bullismo varia molto in base all’età: a 11 anni ha subito almeno 2-3 episodi di bullismo negli ultimi 2 mesi l’8% delle ragazze e il 10% dei ragazzi. A 13 anni la percentuale scende rispettivamente all’8% e al 6%, a15 anni al 3% e al 4%. Percentuali, queste ultime, che sono le più basse in Europa. È inferiore alla media Ue anche la diffusione dei fenomeni di cyberbullismo: in tal caso, però, si osserva una crescita importante soprattutto tra i ragazzi più giovani. A 11 anni è vittima di episodi di cyberbullismo il 21% delle ragazze e 14% dei ragazzi, a 13 le percentuali scendono rispettivamente al 16% e al 10% e a 15 anni al 9% e al 7%. Specularmente, a 11 anni si è reso responsabile di atti di cyberbullismo il 13% delle ragazze e il 17% dei ragazzi, a 13 anni, il 14% delle ragazze e l’11% ragazzi, a 15 anni rispettivamente il 6% e il 9%.
“Il mondo digitale, pur offrendo incredibili opportunità di apprendimento e connessione, amplifica anche le sfide, come il cyberbullismo. Ciò richiede strategie globali per proteggere il benessere mentale ed emotivo dei nostri giovani – dice la coordinatrice dello studio Hbsc, Joanna Inchley -. È fondamentale che governi, scuole e famiglie collaborino per affrontare i rischi online – conclude – garantendo agli adolescenti ambienti sicuri e favorevoli per crescere”.
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