«I temi di queste giornate sono tutti quelli che riguardano problemi di salute e malattie dell’apparato respiratorio», spiega Venerino Poletti, Presidente AIPO. Alla sua XX edizione, il Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana AIPO, porta a Firenze 2000 specialisti per fare il punto su nuovi farmaci e terapie innovative
Cosa c’è di più globalizzante dell’aria che respiriamo? E, anche dell’inquinamento atmosferico, delle condivisioni, degli scambi, delle connessioni e delle informazioni scientifiche, tutte facce della globalizzazione. Uno sguardo ampio è alla base del Congresso Nazionale AIPO, Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri: un’occasione per fare il punto sulle malattie dell’apparato respiratorio e una panoramica sulle novità più rilevanti e sui nuovi trattamenti che saranno presto disponibili.
Alla sua XX edizione, il Congresso AIPO ospiterà fino al 16 novembre circa 2000 specialisti italiani e stranieri. Gli esperti si confronteranno su patologie che presentano un alto tasso di crescita dal punto di demografico ed epidemiologico, con un grande impatto emotivo e una ricaduta altrettanto significativa da un punto di vista sociale e della sostenibilità.
«I temi di queste giornate sono tutti quelli che riguardano problemi di salute e malattie dell’apparato respiratorio. Dalle infezioni ai tumori, alle broncopneumopatie cronico-ostruttive, all’asma e alle malattie rare», spiega Venerino Poletti, Presidente AIPO. «Gli obiettivi di questo Congresso sono ovviamente di trasferire a tutti i partecipanti gli aggiornamenti più recenti riguardo queste malattie. Parleremo di farmaci nuovi, in particolar modo per la tubercolosi e le infezioni antibiotico resistenti, per le malattie rare come la fibrosi polmonare idiopatica. Infine, si parlerà di tutti i nuovi farmaci biologici per l’asma e le broncopneumopatie croniche ostruttive».
Le malattie dell’apparato respiratorio rappresentano la terza causa di morte, dopo malattie cardiovascolari e tumori. La loro incidenza è in continuo aumento anche a causa di fattori quali fumo, inquinamento atmosferico e progressivo invecchiamento della popolazione. «La Pneumologia italiana è forte e si confronta con il resto del mondo. Come recita il titolo del Congresso, dobbiamo guardare ai progressi e alle nuove frontiere introdotte dalla globalizzazione», ha concluso il presidente AIPO.