Il professor Antonio Giuseppe Rebuzzi e il suo libro “Dalla parte del cuore. Storie di un cardiologo e dei suoi pazienti”
La vita di un medico, come quella di chiunque altro, è fatta di successi e sconfitte, di storie a lieto fine e altre più drammatiche. Un mosaico che ha provato a comporre il professor Antonio Giuseppe Rebuzzi con il suo libro “Dalla parte del cuore. Storie di un cardiologo e dei suoi pazienti” scritto con la giornalista Evita Comes.
Rebuzzi, docente di Cardiologia all’Università Cattolica di Roma, nella sua lunga carriera ha curato il cuore di Papi e Presidenti della Repubblica. Ma ha scelto di dedicare il suo libro ai pazienti comuni, fatta eccezione per un viaggio con Benedetto XVI in Australia e per una vicenda legata al cardinale Carlo Maria Martini.
«Evita Comes si è inventata una speciale narrazione: il racconto non lo faccio io ma un angelo custode che sta dietro di me e osserva le mie peripezie. Doveva essere assegnato a un trapezista di circo e invece il Padreterno lo assegna a me» racconta Rebuzzi a Sanità Informazione.
La drammatica storia di Pietro
Tante le vicende raccontate, a partire da quella di Pietro, un ragazzino morto a 15 anni in un incidente in Costiera Amalfitana. «Ero in vacanza, mi sono trovato sul posto e ho prestato assistenza, ma poi Pietro è morto in ospedale ad Amalfi» racconta Rebuzzi che aggiunge: «Siamo rimasti in una amicizia profonda con la famiglia, infatti i ricavati andranno a una fondazione creata dai genitori di Pietro».
Il miracolo di Francesco, in coma mentre faceva jogging
Una storia, invece, a lieto fine è stata quella di Francesco, un ragazzo andato in coma mentre correva vicino allo stadio Olimpico di Roma. «Sembrava senza speranza, avevamo chiesto l’autorizzazione per il trapianto ai genitori, che avevano acconsentito. Invece poi si è svegliato» racconta, non senza emozione, Rebuzzi. Che non si è limitato a un intervento medico ma ha aiutato concretamente la famiglia. «Mentre Francesco era in coma, i genitori sono stati entrambi licenziati. Ho pensato che bisognasse fare qualcosa e così contattai l’allora Rettore dell’Università Cattolica, Lorenzo Ornaghi. Alla fine, la mamma di Pietro è stata assunta come portantina al Gemelli. Oggi anche Francesco lavora nella sanità» spiega il professore.
L’intervento di Renato Zero sul titolo
L’ultimo aneddoto è sul titolo del libro, che doveva essere diverso. Rebuzzi e Comes avevano pensato a “Tra la vita e la morte”. L’intervento di un illustre amico, oltre che paziente, Renato Zero, ha cambiato il corso degli eventi. «Renato mi disse: “Se tu lo intitoli tra la vita e la morte non lo legge nessuno”. E lui, che è un grande comunicatore, suggerì il titolo definitivo, “Dalla parte del cuore”» racconta Rebuzzi. Zero ha poi anche curato la prefazione.
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