Salute 1 Agosto 2018 11:07

Dalle regine del dramma alle iper-connesse, 5 tipi di mamme raccontate (con il sorriso) dalla pediatra

Il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e la pediatra Lucilla Ricottini, in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una guida ai 5 tipi di mamme di oggi: “drama queen”, leonesse ma anche realiste, ecco come riconoscerle (e come il pediatra può relazionarsi con loro)

Dalle regine del dramma alle iper-connesse, 5 tipi di mamme raccontate (con il sorriso) dalla pediatra

Di mamma ce n’è una sola? Il vecchio detto sembra essere smentito dalla realtà degli studi e ambulatori pediatrici: di mamme ce ne sono tante, tutte diverse tra di loro nel modo di relazionarsi al bambino quando lo devono sottoporre a una visita. Ma come può il pediatra riconoscerle e instaurare un rapporto costruttivo con loro? A questo scopo, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e la pediatra Lucilla Ricottini, in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una guida, attraverso il corso ECM FAD (Formazione a Distanza) dal titolo “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente”.

LA MAMMA “DRAMA QUEEN”. Spesso capita che i bambini si agitino quando sono sul lettino del pediatra. La mamma “drama queen” al primo segno di possibile pianto è pronta a strappare letteralmente dalle mani del dottore il pargolo, per abbracciarlo e consolarlo come soprattutto lei sa fare. Un atteggiamento umanamente comprensibile, in particolar modo per le neo-mamme, ma che non solo rischia di impedire il corretto svolgimento della visita, ma di trasmettere ulteriore ansia al bambino. Infatti il bimbo potrebbe percepire il pediatra come una minaccia, dato che la mamma interviene in soccorso. Qui spetta alla competenza relazionale del medico la capacità di trovare le giuste parole e il giusto atteggiamento per tranquillizzare la mamma e convincerla a lasciar piangere (per un attimo) il bambino.

LA MAMMA “OCA” (CHE METTE I FIGLI ALL’INGRASSO). Nonostante le costanti raccomandazioni sui rischi dell’obesità infantile, la mamma sempre pronta a iper-nutrire i propri figli, anche con la classica merendina confezionata perennemente infilata nella borsa, è ancora molto presente. Il problema, per il pediatra, è far capire alla mamma che l’evidente sovrappeso o addirittura l’obesità del bambino non è “una fase” da affrontare con leggerezza, ma un problema da risolvere insieme.

LA MAMMA IPER-CONNESSA, TRA GRUPPI WHASTAPP E IL DOTTOR GOOGLE. La mamma “iper-connessa” si presenta dal pediatra con l’immancabile smartphone in mano, e ha già pronte diagnosi, terapie e suggerimenti per il benessere del bambino fornite dall’immancabile “dottor Google” e dalle altre mamme con le quali si confronta incessantemente su WhatsApp. Al pediatra spetta quindi il difficile compito di conquistarsi la fiducia della mamma e confutare fake news, teorie antiscientifiche e rimedi di dubbia utilità.

LA MAMMA LEONESSA (CHE PARLA AL PLURALE). La mamma “leonessa” si contraddistingue dal linguaggio al plurale che utilizza con il pediatra: «Abbiamo il raffreddore», «Non abbiamo fame», «Abbiamo un po’ di febbre». Frasi che evidenziano la relazione simbiotica e a volte dominante che ha con il bambino e che, se contraddette, possono scatenare reazioni anche aggressive nei confronti del medico, da vera leonessa che protegge il proprio cucciolo.

LA MAMMA REALISTA. Nella categoria delle mamme “realiste” rientrano quelle donne che vivono in modo positivo il loro ruolo, gestendo come meglio possono il loro tempo tra lavoro, casa e cura dei figli. Sono le mamme che riescono a instaurare un rapporto dialogante con il pediatra, affrontando le naturali ansie senza farsi sopraffare da esse, affidandosi con fiducia al proprio medico.

La dottoressa Lucilla Ricottini è membro del comitato scientifico del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, nonché responsabile del corso FAD (Formazione a Distanza) “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente”, realizzato in partnership con Consulcesi Club e on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it. “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente” si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione.

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

Articoli correlati
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Virus respiratorio sinciziale, con anticorpo monoclonale alla nascita -70% di ricoveri
La somministrazione alla nascita di un farmaco contenente anticorpi contro il virus respiratorio sinciziale ha ridotto di circa il 70% i ricoveri nei bambini con meno di 6 mesi, in Lussemburgo, dove è stato introdotto questo programma di immunizzazione. Questi sono i dati che emergono da un'analisi coordinata dal ministero della Salute lussemburghese, i cui risultati sono stati pubblicati su Eurosurveillance
Tumori del sangue, creato algoritmo che potrebbe migliorare diagnosi e cure
I ricercatori di Genomics England, dell'Università di Trieste e del Great Ormond Street Hospital for Children dell’NHS Foundation Trust hanno sviluppato un nuovo algoritmo per rendere più accurata l'analisi del sequenziamento completo del genoma, effettuato con tecniche di Whole Genome Sequencing (WGS) in pazienti con tumori del sangue
di V.A.
Diabete di tipo 1, se compare in bimbi under 10 ruba 16 anni di vita
L'Italia è il primo paese al mondo ad aver istituito uno screening del diabete di tipo 1 che come prima e importante conseguenza positiva consentirà di prevenire la chetoacidosi. Oggi infatti il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico, Senza contare che, quando la malattia ha un esordio precoce, prima dei 10 anni di età, si possono arrivare a perdere ben 16 anni di aspettativa di vita. Questi sono i messaggi lanciati da Valentino Cherubini, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che lancia un appello in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra domani
di V.A.
“Movember”: la Società Italiana di Urologia in Senato per promuovere informazione e prevenzione sui tumori maschili
La Siu ha presentato la sua campagna di informazione e sensibilizzazione sui tumori della prostata e dei testicoli. Al centro del dibattito la necessità di un cambiamento culturale nella percezione che gli uomini hanno della propria salute ma anche le difficoltà dei clinici ad agire senza una normativa specifica che ne tuteli le scelte e le azioni. Il contrappasso è il rischio di una medicina difensiva costosa e inutile.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...