Il Board del Calendario per la Vita auspica che il Ministero della Salute si faccia parte attiva con il Governo affinché siano individuate le risorse necessarie alle Regioni per garantire l’offerta attiva di questa nuova fondamentale possibilità di prevenzione per la prossima stagione invernale 2024/2025”
In un momento di particolare diffusione delle sindromi influenzali – di cui si vede in questi giorni tutta l’importanza e impatto sulla salute della nostra popolazione – il Board del Calendario per la Vita ha ritenuto importante sottolineare il rilievo, oltre ai tradizionali vaccini contro influenza, COVID, pneumococco e pertosse, di nuovi strumenti di prevenzione finora non disponibili, rappresentati dai vaccini contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS o RSV).
La posizione del Board è contenuta nelle Raccomandazioni elaborate per questo motivo.
Questo virus, noto come causa di bronchioliti nei bambini piccoli, è anche molto rilevante per la salute degli anziani e degli adulti con malattie croniche, in cui determina spesso complicanze importanti quali polmoniti e bronchiti, ospedalizzazioni e morti. Si ricorda come nell’inverno dell’anno scorso (2022-2023) in Italia l’RSV abbia rappresentato nella popolazione ultrasessantacinquenne oltre il 21% delle sindromi respiratorie acute, contro il 38% del virus dell’influenza, il 21% di SARS-COV2 ed il 20% di tutti gli altri virus respiratori (dati RespiVirNet).
L’incidenza delle infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS o RSV) tra gli anziani e gli adulti a elevato rischio è stata oggetto di maggiore attenzione negli ultimi anni, evidenziando la sotto-diagnosi storicamente riscontrata in queste popolazioni.
In Italia, nella popolazione di età superiore ai 60 anni, si stimano ogni anno circa 290.000 casi di infezione respiratoria acuta provocati da RSV, 26.000 ricoveri e circa 1.800 decessi intra ospedalieri. Tuttavia, il vero impatto clinico di RSV nella popolazione adulta e anziana nei Paesi industrializzati, inclusa l’Italia, potrebbe essere maggiore rispetto a quanto riportato finora in letteratura.
In generale, RSV gioca un ruolo importante nello sviluppo della polmonite negli adulti anziani ed è stato, in epoca pre-pandemica, la seconda causa più comune di polmonite virale in questa popolazione.
Lo sviluppo di vaccini contro RSV ha richiesto molti anni di ricerca e sviluppo, ha incontrato numerosi ostacoli, ora finalmente superati grazie alle sempre più sofisticate tecnologie applicate alla vaccinologia. Gli attuali vaccini approvati per l’utilizzo e in avanzata fase di sviluppo utilizzano la proteina F di superficie dell’RSV, nella sua conformazione pre-fusione (PreF), come antigene ottenuto con tecniche di DNA ricombinante e con RNA messaggero (mRNA).
“I nuovi vaccini hanno dimostrato elevata efficacia contro le malattia da RSV, oltre l’80% nella prima stagione invernale, dopo la vaccinazione, sono sicuri, e proteggono anche nella seconda stagione fredda successiva alla singola dose – afferma il Prof. Paolo Bonanni, Coordinatore scientifico del Board del Calendario per la Vita – Sulla base delle evidenze scientifiche, che abbiamo riportato nel nostro documento, raccomandiamo, dalla prossima stagione autunnale, l’utilizzo dei nuovi vaccini RSV nella popolazione dai 75 anni in su e negli ultra-sessantenni affetti da malattie croniche, che rendono l’infezione ancora più pericolosa per la salute”.
Auspichiamo – conclude il Prof. Bonanni – che il Ministero della Salute si faccia parte attiva con il Governo affinché siano individuate le risorse necessarie alle Regioni per garantire l’offerta attiva di questa nuova fondamentale possibilità di prevenzione per la prossima stagione invernale 2024/2025”.
Il Board del Calendario per la Vita è costituito da:
Coordinatore Scientifico Board del Calendario per la Vita: Prof. Paolo Bonanni