L’ex primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova era sostenitore della plasmaterapia contro il Covid, la controversa terapia che prevedeva l’infusione di sangue di contagiati dal coronavirus, opportunamente trattato, in altri pazienti infetti
Si sarebbe tolto la vita il medico mantovano Giuseppe De Donno, ex primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova e sostenitore del plasma iperimmune contro il Covid, la controversa terapia che prevedeva l’infusione di sangue di contagiati dal coronavirus, opportunamente trattato, in altri pazienti infetti. Stando a quanto riporta la ‘Gazzetta di Mantova’, De Donno, che aveva 54 anni, è stato trovato morto nel pomeriggio di oggi nella sua casa di Curtatone, nel Mantovano.
Dal 5 luglio scorso De Donno aveva iniziato la nuova attività di medico di base a Porto Mantovano. Restano da chiarire le dinamiche della vicenda, sulla quale indagano i carabinieri. Gli uomini del colonnello Antonello Minutoli, comandante provinciale dei carabinieri di Mantova, coordinati dalla Procura di Mantova stanno indagando per escludere eventuali responsabilità di terzi.
L’ex primario lascia una moglie, Laura, e due figli, Edoardo e Martina.
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