Obbligo vaccini, come si stanno organizzando le Regioni? Le istituzioni scolastiche insieme alle aziende sanitarie locali collaborano per l’assolvimento delle indicazioni dettate dalla Legge. Ecco il quadro della situazione…
Via libera alla Legge sull’obbligo vaccinale approvata alla Camera in via definitiva la scorsa settimana. L’obbligo prevede dieci vaccini obbligatori e altri quattro fortemente consigliati. Ma le Regioni sono tutte pronte ad assolvere gli obblighi previsti? Ecco il quadro della situazione:
Puglia in ritardo sul morbillo
Impennata dei casi di morbillo nel mese di maggio in Puglia: sono stati registrati otto episodi di cui la maggior parte riferibili ad adulti maggiorenni. Dal primo gennaio 2017 allo scorso 30 giugno, le persone che hanno contratto il virus sono 23, praticamente il triplo rispetto ai contagi segnalati in tutto l’anno scorso. E con la riapertura delle scuole a settembre e l’inizio della stagione autunnale, potrebbe esserci un ulteriore aumento. I medici lanciano l’allarme: «Occorre vaccinarsi, la Regione è già in ritardo»
Liguria, Genova: tre ambulatori dedicati ai bimbi
A Genova la Asl 3 apre tre ambulatori dedicati ai bambini che andranno a scuola per la prima volta a settembre. «In attesa del testo definitivo – è la premessa che il direttore generale Asl 3 Luigi Bottaro ha fatto al Secolo XIX – abbiamo approntato un piano straordinario per la copertura vaccinale dei 4.000 bambini che andranno in prima elementare a settembre: stiamo contattando tutte le famiglie per fissare appuntamenti e ci saranno tre ambulatori dedicati dal 20 luglio».
Piemonte: organico potenziato ma è allarme scorte
La Regione Piemonte scalda i motori per assolvere i doveri previsti dal Decreto Legge approvato definitivamente la scorsa settimana. Le Asl piemontesi, oltre a potenziare l’organico, hanno già avviato le procedure d’invito alle vaccinazioni per chi risulta (dall’anagrafe vaccinale) non in regola con gli obblighi. Ci saranno campagne informative coordinate con le scuole: un numero verde (800.333444) fornirà le indicazioni, il modello di autocertificazione e le schede sui vaccini saranno riportati sul sito web delle Asl e della Regione. Un ostacolo da superare è l’acquisto dei vaccini: le scorte previste non saranno sufficienti visto l’afflusso in aumento e la Regione corre ai ripari.
Toscana, Firenze: tempi troppo stretti per le scuole
L’attuazione della Legge vaccini preoccupa non poco Palazzo Vecchio, visti i tempi stretti di consegna delle certificazione da parte delle famiglie alle scuole, la loro verifica e il trasferimento alle Asl di competenza. «Impensabile applicarla così», dichiara la vicesindaca Cristina Giachi al Corriere Fiorentino (nonostante grande sostenitrice dell’obbligo vaccinale): «L’approvazione della Legge è un grande valore – ha aggiunto – ed abbiamo sempre sostenuto l’opportunità di questo provvedimento. Avremmo voluto che la sua attuazione non generasse difficoltà burocratiche e amministrative per le famiglie, le scuole ed i Comuni».