Salute 17 Aprile 2020 10:26

Degenza di Sorveglianza: apre a Milano il primo reparto per pazienti Covid-19 con sintomi lievi

Venti posti letto all’Ospedale San Paolo per assistere pazienti positivi che non possono restare al proprio domicilio

«Al via oggi presso l’Ospedale San Paolo l’attivazione di 20 posti letto di Degenza di Sorveglianza per la gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 (DGR 3020 del 30/03/2020)». Così l’ospedale in un comunicato.

«Il reparto, collocato al 6° piano del blocco A, accoglierà pazienti autosufficienti con sintomatologia respiratoria lieve suggestiva per infezione da COVID-19 che richiedano quarantena fiduciaria e bassi bisogni clinico – assistenziali. L’assistenza medica e infermieristica è garantita h 24, 7/7gg con personale dell’ASST che l’Azienda ha ricollocato da altri reparti».

LEGGI ANCHE: COVID-19, CLAVENNA (MARIO NEGRI): «RIPARTENZA DIFFERENZIATA TRA REGIONI PUO ESSERE UTILE. SU IDROSSICLOROCHINA DATI CONTRASTANTI»

«Un aiuto concreto al territorio e a supporto a quei Medici di Medicina Generale che, in questo momento di emergenza, non possono essere direttamente impiegati nelle attività di assistenza al domicilio dei pazienti perché contagiati o per l’elevato numero di casi da seguire. La proposta di ricovero di questa tipologia di pazienti potrà avvenire su indicazione del Medico di Medicina Generale, di un Pronto Soccorso oppure su proposta del medico di centrale AREU, dopo verifica delle condizioni cliniche effettuate dal soccorritore».

LEGGI ANCHE: COVID-19, CLAVENNA (MARIO NEGRI): «RIPARTENZA DIFFERENZIATA TRA REGIONI PUO ESSERE UTILE. SU IDROSSICLOROCHINA DATI CONTRASTANTI»

«Il nostro è un lavoro di supporto al territorio per favorire la guarigione del malato che, trovandosi già “sorvegliato” in ospedale, ci permette di intervenire immediatamente in caso di improvvise complicanze cliniche» dichiara Matteo Stocco, Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo.

«La pandemia di COVID19 sta colpendo soggetti che evidenziano quadri clinici differenti. Si osservano situazioni che da paucisintomatici (febbre, tosse, ecc) evolvono in distress respiratorio (fame d’aria) in tempi rapidi, con peggioramento delle condizioni cliniche e necessità di ricovero ospedaliero immediato. Al momento non vi sono evidenze chiare che possano fare identificare i pazienti a maggiore rischio di complicanze di questo tipo. L’indicazione attuale per i pazienti paucisintomatici è quella di quarantena fiduciaria con controllo della temperatura e della frequenza respiratoria. In alcuni casi agli stessi pazienti può essere prescritta la somministrazione di ossigeno domiciliare. Per questa tipologia di pazienti, laddove possibile, è ipotizzabile, in alternativa alla quarantena domiciliare, un periodo di osservazione in ambiente protetto, con sorveglianza garantita da personale ospedaliero per garantire la sicurezza nell’effettuazione dell’isolamento. Ai pazienti viene misurata regolarmente (2 volte al giorno) la temperatura corporea e la saturazione di ossigeno e viene condotto una volta al giorno il test del cammino».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Long Covid: rischio sovrastimato? Comunità scientifica divisa
Tracy Beth Høeg dell’Università della California, San Francisco, e il suo team di ricerca hanno affermato che c'è una buona probabilità che il Long Covid sia stato sovrastimato. Le conclusioni del loro lavoro hanno sollevato un polverone di polemiche all'interno della comunità scientifica
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"