Salute 13 Febbraio 2024 09:37

Demenza, quattro proteine ematiche svelano chi si ammalerà nei prossimi dieci anni

Gli scienziati cinesi hanno esaminato oltre 52mila individui, inizialmente tutti sani. Nel corso del periodo di monitoraggio, circa 14 anni, oltre mille hanno  ricevuto una diagnosi di demenza. Delle 1.463 proteine plasmatiche analizzate, Gfap, Nefl, Gdf15 e Ltbp2 sono state  costantemente associate all’insorgenza dei diversi tipi di demenza

di I.F.
Demenza, quattro proteine ematiche svelano chi si ammalerà nei prossimi dieci anni

Un semplice prelievo del sangue potrebbe permettere di individuare le persone a rischio di ammalarsi di Alzheimer (Ad) o di demenza vascolare (Vad) ben 10 anni prima che si manifestino i primi sintomi. In particolare la possibilità potrebbe essere rilevata dalla presenza di quattro specifiche proteine nel sangue: Gfap, Nefl, Gdf15 e Ltbp2. Ad individuarle sono stati i ricercatori cinesi della Università Futan a Shanghai. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Aging, fa seguito ad altri studi che hanno già esaminato il ruolo delle proteine plasmatiche come biomarcatori in grado di predire il rischio di demenza a lungo termine in adulti sani. Tuttavia, molti di questi lavori si sono concentrati su una o un numero limitato di proteine e di individui.

Uno studio durato oltre 14 anni

La ricerca cinese, invece, sfruttando i dati della Biobanca del Regno Unito, è tutt’altro che ridotta. Il gruppo di ricerca di Jin-Tai Yu e Jian-Feng Feng ha condotto uno studio dettagliato sui dati dell’insieme di proteine (proteoma) di un vasto campione di persone, per identificare biomarcatori plasmatici associati alla possibilità di sviluppo dei diversi tipi di demenza. Gli autori hanno incluso dati relativi a 52.645 partecipanti tutti sani all’inizio dello studio. Nel corso del periodo di monitoraggio, durato circa 14,1 anni, 1.417 partecipanti hanno  ricevuto una diagnosi di demenza: 833 entro 10 anni, di cui 219 entro 5 anni, e 584 oltre 10 anni. Delle 1.463 proteine plasmatiche incluse nell’analisi, gli autori hanno trovato che Gfap, Nefl, Gdf15 e Ltbp2 erano costantemente associate all’insorgenza dei diversi tipi di demenza.

Il ruolo predittivo della proteina Gfap

Quindi gli scienziati hanno prodotto un modello predittivo per il rischio di demenza nel corso di 10 anni. Proteine, come Gfap, precedentemente note per essere associate alla demenza, sono risultate avere un alto valore predittivo. Gli autori sottolineano anche che i livelli di Gfap nel sangue iniziano a cambiare circa 10 anni prima della diagnosi, il che indica la possibilità che Gfap possa essere un biomarcatore potenziale per la valutazione precoce del rischio. I risultati di questa ricerca, comunque, andranno confermati su un campione indipendente di individui, concludono gli esperti cinesi.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...