Il ricercatore: “Adottare uno stile di vita sano e identificare e trattare precocemente i fattori di rischio vascolari può aiutare a preservare la normale funzione cerebrale e ridurre l’impatto della malattia di Alzheimer e di altre demenze correlate”
Tre problemi cardiaci, che vanno dallo scompenso alle aritmie, come la fibrillazione atriale e la malattia coronarica (ostruzione delle arterie che ossigenano il cuore), sono risultati collegati al deterioramento cognitivo e ad un aumento del rischio di demenza. Ad evidenziarlo una ricerca condotta dall’Associazione dei cardiologi americani (American Heart Association), pubblicata sulla rivista Stroke e basata sulle ricerche più recenti sulla relazione tra salute cardiovascolare e salute del cervello, inclusi il deterioramento cognitivo o la disfunzione neuropsicologica.
“Adottare uno stile di vita sano e identificare e trattare precocemente i fattori di rischio vascolari può aiutare a preservare la normale funzione cerebrale e ridurre l’impatto della malattia di Alzheimer e di altre demenze correlate”, commenta Fernando Testai dell’Università dell’Illinois, prima firma della ricerca. L’insufficienza cardiaca, importante problema di salute pubblica le cui cause sottostanti includono ipertensione, obesità e diabete di tipo 2, è collegata ad un deterioramento cognitivo: una meta-analisi di studi precedenti aveva rilevato che quasi il 50% delle persone con insufficienza cardiaca sperimenta una qualche forma di deterioramento cognitivo che può influenzare il linguaggio, la memoria e/o la funzione esecutiva. Quanto alla fibrillazione atriale, il disturbo del ritmo cardiaco più comune negli adulti, una grande meta-analisi ha rilevato che aumenta il rischio di deterioramento cognitivo del 39%.
Un trattamento efficace della fibrillazione atriale, inclusi l’uso di farmaci anti-coagulanti, il controllo del ritmo o le procedure di ablazione con catetere, può ridurre il rischio di deterioramento cognitivo. Infine, la malattia coronarica aumenta significativamente il rischio di demenza e deterioramento cognitivo. Una grande revisione sistematica di oltre un milione di adulti indica che coloro che soffrono di questa malattia hanno un rischio superiore del 27% di sviluppare demenza rispetto alle persone senza. Fino al 50% delle persone sperimenta una perdita della funzione cerebrale dopo un attacco cardiaco. I dati provenienti da numerosi studi su larga scala mostrano che un attacco cardiaco è collegato a un declino più ripido della funzione cognitiva, inclusa la memoria. Livelli elevati di accumulo di calcio nelle arterie sono anch’essi collegati a un maggior rischio di sviluppare demenza.
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