Tre gli episodi di trasmissione locale di Dengue in Italia, accertati nelle province di Lodi, Latina e Roma
Dei 236 casi di Dengue accertati in Italia nel corso del 2023, 36 sono stati trasmessi localmente. I contagi si sarebbero verificati in tre diverse occasioni, non collegate tra loro. Il primo focolaio in provincia di Lodi con 25 casi confermati, un altro in provincia di Latina con due contagi ed un terzo in provincia di Roma, dove sono stati individuati nove casi con esposizioni in diverse parti della città che hanno richiesto delle indagini, tuttora in corso, per verificare eventuali collegamenti epidemiologici. Tutti i pazienti di cui sono note le condizioni di salute risultano guariti o in via di miglioramento.
Inoltre, consultando gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), disponibili online nella dashboard Dengue, risultano anche altri 200 casi di Dengue importati da altri Paesi. La trasmissione autoctona del virus, seppur in presenza di un numero limitato di casi, è in evoluzione. Intanto, come riportato nelle informazioni diffusi dallo stesso Istituto, nelle aree in cui si è verificata una trasmissione locale, proseguono le attività di disinfestazione contro le zanzare e sono state attivate tutte le misure preventive previste a tutela di trapianti e trasfusioni.
L’Iss consiglia di proteggersi dalle punture delle zanzare soprattutto durante le ore in cui la loro presenza è massina, evitando tutte quelle situazioni che possano favorire il loro sviluppo. Tra i principali suggerimenti quello di utilizzare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, usando delle zanzariere alle finestre o attivando un impianto di condizionamento quando in casa. Ancora, svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante e cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali.
La dengue, come descritto dagli esperti dell’Iss EpiCentro, è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. La malattia è spesso asintomatica, solo il 20% circa dei contagiati presenta febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati. I sintomi più gravi si presentano in meno dell’1% dei casi e comprendono convulsioni, fino alla paralisi e al coma.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato