Lo studio ha seguito 173 donne statunitensi durante la gravidanza e l’anno dopo il parto. Sono stati prelevati campioni di sangue in tre visite prenatali: una a otto-16 settimane di gestazione, una a 20-26 settimane di gestazione e una a 30-36 settimane di gestazione
Un importante ormone della gravidanza, l’ormone rilasciante corticotropina placentare, potrebbe giocare un ruolo nella comparsa dei sintomi della depressione post-partum. È quanto suggerito da uno studio della Università della California, Irvine. I risultati, pubblicati sulla rivista Psychoneuroendocrinology, potrebbero contribuire all’identificazione precoce di madri a rischio. “Una donna su cinque riferisce di avvertire sintomi depressivi elevati nel primo anno dopo il parto – spiega l’autrice principale Isabel Almeida, direttrice del Latina Perinatal Health Lab -. I sintomi di depressione dopo la nascita di un bambino possono avere effetti avversi per le madri, i bambini e le famiglie, quindi è nvitale che lavoriamo per comprendere le cause”. Lo studio ha seguito 173 donne statunitensi durante la gravidanza e l’anno dopo il parto. Sono stati prelevati campioni di sangue in tre visite prenatali: una a otto-16 settimane di gestazione, una a 20-26 settimane di gestazione e una a 30-36 settimane di gestazione. Le gestanti, poi, hanno compilato un questionario a 10 item a uno, sei e 12 mesi dopo il parto per tracciare l’insorgenza e il grado dei sintomi depressivi.
Gli esperti hanno analizzato le fluttuazioni di ormone rilasciante corticotropina placentare, durante la gravidanza per chiarire i legami con la salute mentale postpartum. Lavori precedenti hanno mostrato che i livelli di pCRH aumentano esponenzialmente durante la gravidanza, e i campioni di sangue prelevati dai ricercatori erano coerenti con queste fluttuazioni. Gli esperti hanno visto che il 13,9% delle partecipanti ha riportato sintomi depressivi un mese dopo il parto, con le donne in cui i livelli ormonali sono saliti maggiormente che registravano sintomi depressivi più elevati rispetto alle altre. I risultati suggeriscono che le fluttuazioni esagerate di pCRH potrebbero influenzare i sintomi depressivi postpartum. Lavori futuri dovrebbero esplorare ulteriormente come i cambiamenti nella risposta allo stress nell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene siano correlati ai sintomi depressivi postpartum, concentrandosi specificamente sui profili di cambiamento nel rilascio dell’ormone pCRH, concludono gli esperti.
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