Salute 17 Febbraio 2021 16:52

Diabete e Covid, ecco perché si tratta di uno dei binomi più pericolosi

Disoteo (AME): «Mantenere una corretta aderenza terapeutica è fondamentale per limitare i rischi»

Diabete: cause, tipologie, sintomi e dieta da seguireA un anno dallo scoppio della pandemia di SARS-CoV-2, una delle lezioni che abbiamo imparato è che il binomio Covid-diabete è estremamente pericoloso. Nei pazienti diabetici, infatti, la malattia Covid-19 tende a manifestarsi in modo particolarmente severo e con complicanze spesso fatali. Insieme alla dottoressa Olga Disoteo, Diabetologa presso l’Ospedale Niguarda di Milano e responsabile della commissione Diabete di AME, Associazione Medici Endocrinologi, abbiamo indagato e approfondito le cause di questa correlazione.

Perché nei pazienti diabetici, anche non obesi o in forte sovrappeso, il decorso della malattia da SARS-CoV-2 è spesso più grave? Ci sono differenze a livello di prognosi del Covid tra i pazienti con diabete 1 o 2?

«É noto che tutte le infezioni sono più frequenti nel diabete, e in particolare la mortalità per infezioni è aumentata, sia nel paziente con diabete mellito tipo 1 che tipo 2, indipendentemente dal peso. L’aumento del rischio di morire di infezioni per il paziente con diabete rispetto alla popolazione senza diabete si manifesta in particolare nella fascia di età inferiore a 75 anni. Il rischio di essere ricoverati per SARS-CoV-2 in presenza di diabete mellito tipo 1 o tipo 2 è aumentato, e uno stato di mediocre o cattivo compenso glicemico incrementa ulteriormente tale rischio. In particolare, la malattia da SARS-CoV-2 nei pazienti con diabete è più severa e con maggior frequenza è necessario ricorrere alla terapia intensiva, con inevitabile incrementato rischio di morte. La presenza di obesità associata a diabete mellito peggiora ulteriormente la prognosi. Non c’è concordanza però negli studi se avere il diabete aumenti il rischio di contrarre il SARS-CoV-2, anche se gli studi più recenti sembrerebbero indicare anche un aumentato rischio in tal senso, come è logico aspettarsi. I fattori favorenti questo decorso così drammatico sono tanti. É noto infatti che nel paziente diabetico l’immunità innata è alterata, vi sono alterazioni dei monociti, dei leucociti e dei linfociti natural killer, ma anche delle immunoglobuline. Le barriere fisiche dell’organismo a livello polmonare e gastrico sono alterate dall’ossidazione delle proteine determinata dall’iperglicemia, è ridotta la capacità di eliminare il virus, è aumentata la proliferazione e la sovrainfezione batterica favorita dallo stato di iperglicemia e sono più frequenti i fenomeni trombotici con danni multi-organo».

Ci sono controindicazioni specifiche rispetto alle terapie di supporto comunemente utilizzate per il Covid?

«Le terapie impiegate per il trattamento delle infezioni da SARS-CoV-2 non sono controindicate nel paziente con diabete, ma alcune di esse possono determinare un importante peggioramento del compenso glicemico: in particolare l’uso di cortisone incrementa significativamente i valori glicemici e rende necessario modificare o potenziare il trattamento in atto per il controllo del diabete mellito. La terapia per il trattamento del diabete in corso di ricovero deve essere personalizzata e la terapia di scelta sembra essere quella insulinica per via sottocutanea o infusionale. Tuttavia l’impiego di inibitori del DPP-IV, in particolare, ma anche di analoghi del GLP 1 e di inibitori dell’SGLT 2 nel trattamento del diabete mellito tipo 2, in corso di SARS-CoV-2, utilizzati con le dovute cautele, sembrano essere in grado di fornire una protezione, agendo su alcuni dei meccanismi alla base della disfunzione multi-organica che si verifica in corso di questa temibile infezione».

La maggiore o minore aderenza terapeutica nei pazienti diabetici influisce sul decorso della malattia Covid?

«É importante che le persone con diabete mantengano un buon controllo glicemico: il buon compenso glicemico, infatti, sarebbe in grado di migliorare lo stato immunologico e quindi potrebbe aiutare a ridurre il rischio di infezione da SARS-CoV-2, ridurre la gravità, la probabilità di sovrainfezione batterica, il ricovero e la mortalità. É pertanto necessario che il paziente segua una corretta alimentazione, pratichi regolare movimento, anche al domicilio, e monitori con regolarità i livelli di glucosio nel sangue con glucometro o sensori. I pazienti con diabete complicato da malattie cardiovascolari, renali o affetti da neuropatia dovrebbero prestare ancora maggiore attenzione, perché a rischio più elevato di ricovero e mortalità».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Diabete, Sid: “Aumenta obesità ed accelera declino cognitivo e invecchiamento”. Ecco perché
Gli esperti Sid: "Sovrappeso e obesità sono sempre più comuni tra gli individui con diabete di tipo 1. Ancora, l’eccesso di glucosio potrebbe accelerare il declino cognitivo e la perdita di funzionalità del compartimento staminale, tipica del diabete, è uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento"
Tirzepatide (Eli Lilly) riduce del 94% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 negli adulti con prediabete, obesità o sovrappeso
Nello studio di fase III SURMOUNT-1 tirzepatide - agonista dei recettori GIP e GLP-1 – ha fatto registrare una riduzione del 94% del rischio di progressione al diabete di tipo 2 di adulti con prediabete, obesità e sovrappeso. Tirzepatide è stata valutata 1.032 adulti affetti da prediabete e obesità o sovrappeso per un periodo di trattamento di 176 settimane, seguito da un periodo senza trattamento di 17 settimane
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
L’olio evo contrasta diabete, ipertensione e sindrome metabolica
L'olio extravergine di oliva (Evo) gioca un ruolo chiave nel contrastare l'insorgenza delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa, la sindrome metabolica, i tumori, le malattie a carico del sistema nervoso e la malattia renale cronica. Lo confermano le ricerche condotte e in corso all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
di V.A.
Diabete di tipo 2: remissione possibile con stile di vita sano, benefici anche per cuore e reni
Il diabete di tipo 2 può essere "curato" perdendo peso e, in generale, adottando uno stile di vita sano, riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e renali. Queste sono le conclusioni di uno studio dell’Associazione europea per lo studio del diabete (EASD), pubblicato sulla rivista Diabetologia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...