Brutte notizie per chi ha deciso di affidarsi alla dieta chetogenica, un regime alimentare oggi diventato popolarissimo tra le persone che vogliono perdere peso. Uno studio dell’Università della British Columbia, a Vancouver, indica che questo regime alimentare può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiache e altre condizioni cardiovascolari potenzialmente letali. A spiegarci come, Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia
Brutte notizie per chi ha deciso di affidarsi alla dieta chetogenica, un regime alimentare oggi diventato popolarissimo tra le persone che vogliono perdere peso. Uno studio dell’Università della British Columbia, a Vancouver, indica che questo regime alimentare può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiache e altre condizioni cardiovascolari potenzialmente letali. I risultati, presentati in occasione del congresso dell’American College of Cardiology a New Orleans, suggeriscono la necessità di rivolgersi a un medico prima di iniziare a seguire una dieta così specifica come la chetogenica. Lo studio canadese ha monitorato 1.500 persone per oltre un decennio e ha scoperto che la dieta può aumentare i livelli di colesterolo «cattivo» e, a cascata, innescare una serie di reazioni che possono rivelarsi mortali.
La dieta chetogenica prevede l’assunzione dal 60% all’80% delle calorie giornaliere dai grassi e dal 20% al 30% dalle proteine. Coloro che seguono questo regime alimentare cercano di consumare meno carboidrati possibili, il che significa ridurre ad esempio il consumo di pane, riso e patate. I carboidrati sono la principale fonte di energia che il corpo utilizza durante l’esercizio o il movimento quotidiano. Ma la mancanza di carboidrati nel corpo spinge le persone in uno stato chiamato «chetosi», in cui inizia a scomporre i grassi per produrre energia. L’idea è di attingere, si spera, alle riserve di grasso e accelerare la perdita di peso. Anche se non è ancora molto chiaro la reale efficacia di questo tipo di dieta, è comunque diventata molto popolare soprattutto fra le celebrità. La nota attrice Halle Berry, ad esempio, è una sua sostenitrice.
Ora lo studio canadese alimenta nuovi dubbi. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che coloro che seguivano una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati ha il doppio delle probabilità di sviluppare eventi cardiovascolari, come infarti e ictus rispetto ai loro coetanei. Questo perché, secondo gli studiosi, gli alti livelli di colesterolo «cattivo» causano l’accumulo di depositi di grasso nelle pareti delle arterie che possono restringerle o bloccarle. «Il nostro organismo produce colesterolo LDL naturalmente, ma seguire diete ricche di grassi saturi e trans induce il nostro corpo a produrne di più», spiega a Sanità Informazione Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia (Sic). «In questo modo il colesterolo LDL contribuisce all’accumulo di depositi di grasso noti come placche arteriose, che aumentano il rischio di infarto o ictus», aggiunge.
«Questo studio – continua – è certamente interessante, ma si tratta di una ricerca osservazione che ha trovato un’associazione e non una relazione causale. Tuttavia, i risultati suggeriscono l’importanza di consultare un medico prima di iniziare questo regime dietetico e suggeriscono la necessità di ulteriori studi vista la straordinaria popolarità di questa dieta». Aggiunge Iulia Iatan, scienziata che ha guidato lo studio: «I nostri risultati suggeriscono che le persone che stanno pensando di seguire una dieta LCHF (un tipo di dieta chetogenica, ndr) dovrebbero essere consapevoli che farlo potrebbe portare a un aumento dei loro livelli di colesterolo LDL». Gli scienziati raccomandano, quindi, di monitorare i livelli di colesterolo e di cercare di affrontare altri fattori di rischio di malattie cardiache o ictus, come il diabete, l’ipertensione, l’inattività fisica e il fumo, durante la dieta.
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