Salute 3 Luglio 2024 14:58

Dieta mediterranea, alleato per la salute anche dopo una diagnosi di tumore

È il risultato di uno studio condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS – I.R.C.C.S. Neuromed in collaborazione con l’Università LUM “Giuseppe Degennaro

Dieta mediterranea, alleato per la salute anche dopo una diagnosi di tumore

La Dieta Mediterranea si rivela un ottimo alleato per la salute anche dopo una diagnosi di tumore: restare fedeli alla tradizione alimentare nostrana si associa a una mortalità ridotta del 32%, e a una mortalità per cause cardiovascolari ridotta del  60%. È il risultato di uno studio realizzato nell’ambito del Progetto UMBERTO, condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS – Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con l’Università LUM “Giuseppe Degennaro” di Casamassima (BA). La ricerca ha mostrato che le persone che avevano ricevuto una diagnosi per qualsiasi tipo di tumore e che avevano aderito, nell’anno precedente il loro ingresso nello studio, ad uno stile alimentare ispirato ai principi mediterranei vivono più a lungo rispetto a chi aderisce meno alla Dieta Mediterranea.

Uno studio lungo otre 13 anni

Pubblicata sulla prestigiosa rivista americana JACC CardioOncology, la ricerca ha analizzato i dati di 800 adulti italiani, uomini e donne, che al momento dell’ingresso nello studio epidemiologico denominato “Moli-sani” avevano già avuto una diagnosi di tumore. I partecipanti sono stati seguiti per oltre 13 anni e per tutti loro erano disponibili dettagliate informazioni sui consumi alimentari. Considerando che il numero di pazienti che sopravvive a lungo al cancro è destinato ad aumentare nel tempo, grazie a terapie sempre più mirate ed efficaci, è cruciale capire se e quanto lo stile di vita a tavola può prolungare la loro sopravvivenza.

Il cibo che protegge

“Il ruolo protettivo della dieta mediterranea nella prevenzione primaria di alcuni tumori è documentato da svariate ricerche  scientifiche, spiega Marialaura Bonaccio, primo autore dello studio. Il nuovo studio mostra che questo modello alimentare può  avere benefici anche per chi ha già avuto una diagnosi di  tumore.   “I risultati della nostra ricerca –  continua Bonaccio –  indicano che le persone che avevano avuto precedentemente un  tumore e che avevano seguito uno stile alimentare mediterraneo  avevano, negli anni successivi, un rischio di mortalità più basso del 32% rispetto a chi invece non aveva seguito la dieta  mediterranea.La mortalità cardiovascolare è ridotta del 60%”.

Cosa comprende la dieta mediterranea

“La Dieta Mediterranea – spiega Chiara Tonelli, Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Veronesi ETS – è composta  principalmente da alimenti che sono fonti naturali di sostanze  antiossidanti, come frutta, verdura e olio di oliva, che  potrebbero spiegare il vantaggio riscontrato nei confronti della  mortalità tumorale e cardiovascolare, che sappiamo essere ridotta da diete particolarmente ricche di questi composti bioattivi”.

Non smettere mai di fare prevenzione

“Il messaggio principale di questo studio – commenta Licia Iacoviello, direttore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed e Professore Ordinario di Igiene Generale e Applicata dell’Università LUM  – è che non bisogna mai smettere di fare prevenzione. Infatti i nostri dati mostrano che le persone che avevano avuto un tumore e che riferivano di seguito uno stile alimentare mediterraneo avevano un rischio di mortalità più basso di chi invece non aveva seguito la Dieta Mediterranea. Il beneficio era particolarmente evidente per la mortalità cardiovascolare. Altro messaggio importante di questo studio è che tumori e malattie cardiovascolari anche se apparentemente diversi condividono gli stessi fattori di rischio. È quello che in letteratura è noto come ‘common soil’, un terreno comune da cui si originano queste diverse patologie”.

Il progetto UMBERTO e lo studio Moli-sani

Il Progetto UMBERTO nasce dal sodalizio scientifico tra la Fondazione Umberto Veronesi ETS e l’IRCCS Neuromed di Pozzilli e ha l’obiettivo di studiare più approfonditamente il rapporto tra alimentazione e tumori, con un focus particolare sulla Dieta Mediterranea. Mentre lo studio Moli-sani, partito nel marzo 2005, ha coinvolto circa 25mila cittadini, residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Lo studio Moli-sani, oggi basato presso l’IRCCS Neuromed, ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande laboratorio scientifico.

 

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