Salute 4 Luglio 2023 14:35

Diritto all’oblio oncologico: Italia all’avanguardia in Europa. Tutelati anche contratti di lavoro e adozioni

FAVO, AIOM e Fondazione AIOM: «Nel vecchio Continente sono in vigore provvedimenti che aiutano gli ex malati di cancro nell’accesso a mutui e assicurazioni»
Diritto all’oblio oncologico: Italia all’avanguardia in Europa. Tutelati anche contratti di lavoro e adozioni

«La legge sul diritto all’oblio oncologico può porre l’Italia all’avanguardia in Europa nella tutela delle persone colpite dal cancro che hanno superato la malattia. A differenza dei provvedimenti adottati in altri Paesi, prevede specifiche disposizioni che riguardano non solo la possibilità di accedere a servizi finanziari come mutui e assicurazioni, ma anche i contratti di lavoro e le adozioni. Si tratta di una battaglia di civiltà che segna la fine di troppe discriminazioni subite finora dai cittadini che sono guariti dal cancro». Con queste parole FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM plaudono al testo unificato del disegno di legge sull’oblio oncologico, approvato recentemente dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, e chiedono che sia designata un’autorità che vigili sul rispetto delle norme e che siano inserite sanzioni in caso di inadempienza.

Cosa prevede il testo

Il testo unificato del disegno di legge, di cui si è discusso oggi durante il convegno “Il diritto all’oblio delle persone guarite dal cancro e la prevenzione delle disuguaglianze”, prevede che, dopo 10 anni dal termine delle cure per le neoplasie dell’adulto e dopo 5 per quelle dell’età pediatrica, i pazienti del nostro Paese siano ritenuti guariti non solo a livello clinico ma anche per la società. «Con l’approvazione della proposta di testo unificato, finalmente vengono cancellati per legge lo stigma cancro = morte e lo stigma cancro = malattia incurabile e inguaribile, frequentemente riproposti dai media e ancora ben radicati nell’opinione pubblica – spiegano Francesco De Lorenzo (Presidente FAVO) ed Elisabetta Iannelli (Segretario Generale FAVO) -. I guariti dal cancro non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare. Sono infatti previste specifiche norme che tutelano gli ex pazienti da possibili discriminazioni nel campo assicurativo e finanziario oltre che nell’ambito lavorativo, con misure relative all’accesso alle procedure di selezione concorsuale ed alle assunzioni e relative a politiche attive di inserimento e permanenza al lavoro. Anche il riconoscimento dell’idoneità all’adozione non potrà più essere negato a chi è guarito dal tumore».

Molte persone colpite da neoplasia moriranno per altro

«Il testo parte dal presupposto fondamentale che il cancro è guaribile e, in molti casi, è sempre più una malattia cronica – affermano Giordano Beretta (Presidente Fondazione AIOM) e Saverio Cinieri (Presidente AIOM) -. In base alle statistiche, molte persone, colpite da neoplasia, moriranno per altre patologie, prima ancora di essere considerati clinicamente guarite dal tumore. Per questo è necessario ricalcolare, per esempio, i premi assicurativi in base agli enormi progressi della ricerca scientifica. Sempre in base a questo principio, la norma italiana interviene anche sulla legge sull’adozione di minori, e comunque potranno essere valutate anche le richieste di adozione che provengono da chi è considerato ancora malato».

La legge segua i successi scientifici

«Il disegno di legge è un’importante conquista di civiltà che giunge dopo anni di battaglie e che finalmente considera i progressi medico-scientifici – proseguono i vertici di FAVO -. La nostra Federazione ha denunciato anni fa la mancanza di provvedimenti legislativi a favore dell’oblio oncologico. Abbiamo dialogato con i rappresentanti dei clinici, delle assicurazioni, del mondo del lavoro e, ovviamente, delle Istituzioni. Negli ultimi due anni, Fondazione AIOM ha lanciato una campagna informativa importante ed efficace. Con la nostra petizione on line abbiamo raccolto 106.967 firme – affermano Giordano Beretta e Saverio Cinieri -. L’oncologia italiana è ai vertici nel mondo per quanto riguarda i tassi di sopravvivenza e guarigione per molte neoplasie. Ai successi scientifici devono però corrispondere anche nuovi provvedimenti di tutela. Sono oltre 3,7 milioni le persone che in Italia vivono con una diagnosi di cancro e circa un milione deve essere considerato guarito. È indispensabile permettere ai pazienti, soprattutto ai più giovani, di godere di una vita libera e completa dopo la fine delle cure. Auspichiamo che la nuova legge, che migliora l’esempio già virtuoso di altri Paesi europei, sia approvata quanto prima, entro la fine dell’anno».

Prevedere sanzioni

L’intero Gruppo di Lavoro FAVO (costituito da Maurizio Sacconi – Amici di Marco Biagi; Maurizio Campagna, Francesco De Lorenzo, Elisabetta Iannelli – F.A.V.O.; Alessandro Candido, Mauro Paladini – Università degli Studi di Milano Bicocca) valuta molto positivamente la proposta di testo di legge unificato in materia di oblio oncologico. Per gli esperti FAVO, tuttavia, è necessario intervenire con maggiore incisività sul piano dell’effettività della tutela garantita ai guariti dal cancro. «Da un lato bisogna prevedere apposite sanzioni per ‘i contraenti forti’ come banche e assicurazioni che continuino a discriminare – sostiene Maurizio Sacconi -. Dall’altro, vanno introdotte forme di risarcimento per il contraente leso. Sul fronte della vigilanza sulla corretta attuazione della legge, appare più coerente – conclude Sacconi – affidare tale responsabilità alla Banca d’Italia e all’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) in relazione alle loro competenze per i comportamenti patologici di banche e assicurazioni».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...