Dai Iqvia rilevano: il ricorso ad antidepressivi e stabilizzatori dell’umore negli ultimi anni è aumentato del 10 per cento. Ma l’Italia investe solo il 3,36% del fondo sanitario in salute mentale. Campania la prima regione a varare una legge regionale. In Lazio e Fruli Venezia Giulia voucher sul modello di quello nazionale rivolto agli adolescenti
Il disagio psicologico dopo la pandemia, soprattutto tra i più giovani, cresce. Lo dimostrano i dati di Iqvia, provider di dati per l’industria farmaceutica e sanitaria, riportati dal Sole 24 Ore, secondo cui il ricorso ad antidepressivi e stabilizzatori dell’umore negli ultimi anni è aumentato del 10 per cento: nel 2022 sono state venduti farmaci in questo ambito per un totale di un miliardo e 55 milioni contro i 959,6 milioni del 2018. E il ricorso ai farmaci per il sistema nervoso centrale in età pediatrica è in continuo aumento, ora al quarto posto tra i farmaci più utilizzati dai bambini.
Bonus psicologico contro il disagio
Numeri preoccupanti, a cui lo Stato ha risposto con il bonus psicologo: l’anno scorso le richieste sono state quasi 400mila ma solo poco più del 10 per cento è stata accolta. Di contro, l’Italia resta ferma nella spesa per la salute per la salute mentale: è ventunesima al mondo in questa graduatoria (dietro Grecia e Corea del Sud) e destina a questo ambito solo il 3,63% del Fondo sanitario nazionale.
Regioni in ordine sparso
Di fronte a quella che può configurarsi come una vera e propria emergenza provano ad attrezzarsi le regioni, come di consueto in ordine sparso: la prima ad agire è stata la Campania con l’introduzione dello psicologo di base con il compito di offrire un primo livello di assistenza affidata a psicologi libero professionisti convenzionati che integrano l’azione dei medici di medicina generale. In tutto 600 milioni di euro destinati a questo scopo. Anche Abruzzo, Toscana e Piemonte hanno approvato leggi molto simili, mentre in Sicilia, Lombardia e Liguria si stanno studiando leggi analoghe. Diversa invece la scelta dell’Emilia Romagna che ha avviato la sperimentazione dello psicologo nelle Case di Comunità. In Puglia invece la legge è stata bocciata dalla Corte costituzionale.
La scelta degli aiuti psicologici diretti
Altre regioni invece hanno optato per aiuti diretti che vanno ad aggiungersi al bonus psicologo statale e che spesso sono destinati a giovani ed adolescenti: nel Lazio si tratta di un contributo che può arrivare fino a mille euro ed è destinato alla fascia 6-21 anni: l’Isee non deve superare i 40 mila euro e bisogna esere iscritti a percorsi istruzioni. In Friuli Venezia Giulia il bonus è di 225 euro per fruire di cinque sedute di consulenza psicologica presso professionisti accreditati. Non c’è soglia Isee ma anche qui bisogna essere iscritti a percorso di istruzione.
In Piemonte sono stati stanziati 1,4 milioni per supporto psicologico nelle scuole, mentre in Calabria sette milioni di euro sono stati erogati per le équipe multidisciplinare che su richiesta delle scuole intervengono a supporto dei docenti (psicologo, neuropsichiatra, logopedisti). In Campania stanziati 800mila euro per una intesa con l’Ordine degli Psicologi regionale per supportare bambini e adolescenti di famiglie con svantaggio socio economico.
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