Salute 4 Luglio 2023 08:43

Disturbi dello spettro autistico: Nico Acampora (PizzAut) nominato dall’Europarlamento “Cittadino europeo dell’anno 2023”

Fondatore del progetto rivolto a ragazzi con disturbi dello spettro autistico, Acampora ha un obiettivo: «Costruire occasioni e opportunità che restituiscano loro autonomia e dignità»
Disturbi dello spettro autistico: Nico Acampora (PizzAut) nominato dall’Europarlamento “Cittadino europeo dell’anno 2023”

Con il suo progetto “PizzAut nutrire l’inclusione” Nico Acampora, fondatore delle prime pizzerie al mondo gestite interamente da personale con disturbi dello spettro autistico, a Cascina de Pecchi alle porte di Milano è diventato un modello di imprenditoria sociale in Italia e nel mondo, tanto da guadagnarsi il titolo di Cittadino europeo dell’anno 2023.

Verso una nuova autonomia per i ragazzi con disturbi dello spettro  autistico

Il premio, assegnato dall’Europarlamento e destinato a iniziative imprenditoriali che incoraggiano l’integrazione e la cooperazione transfrontaliera per il fondatore di PizzAut è motivo di orgoglio ma anche di stimolo. «Costruire occasioni e opportunità che restituiscono autonomia e dignità, questo il messaggio che voglio lanciare alle istituzioni  – dice visibilmente commosso Nico nel commentare il prestigioso premio ricevuto -.  È impensabile che questi ragazzi non possano frequentare la scuola perché manca personale di sostegno, che non possano immaginare una propria autonomia anche lavorativa perché mancano le strutture per avvicinarli al mondo del lavoro e la volontà di inserirli in contesti lavorativi». Questo premio vuole essere perciò un faro per illuminare la strada verso una nuova autonomia per i ragazzi con disturbi dello spettro autistico

Disturbo dello spettro autistico in Europa

Sono oltre 6 milioni le persone affette da disturbi dello spettro autistico in Europa, un bambino ogni 89 nati. Numeri in costante crescita che necessitano di attenzione perché «Troppo spesso senza diritti e dimenticate dalla società – ricorda Acampora -. Su 600 mila persone autistiche in Italia lavora meno del 2% – fa notare il fondatore di PizzAut -. Le aziende italiane che hanno l’obbligo di assumere una persona diversamente abile su 15, piuttosto pagano multe, anziché attenersi alla legge. Non solo, quando le assumono nella maggior parte dei casi scelgono persone con disabilità fisiche, mai cognitive e relazionali come l’autismo. Questo perché l’autismo mette in discussione le persone, le aziende e ciascuno di noi. Ma aiuta a crescere». Lo sa bene Nico Acampora che fa di questa battaglia, dapprima famigliare – per dare un futuro al figlio con disturbi dello spettro autistico – ed oggi imprenditoriale, il suo leitmotiv.

Il modello PizzAut: 35 dipendenti e un’accademia

«I ragazzi autistici sono lavoratori straordinari – aggiunge – la pizza è buonissima, tanto che siamo stati anche menzionati tra le dieci pizzerie più buone di Milano e provincia. I nostri ristoranti sono sold out fino a fine settembre». Un’azienda dunque consolidata che oggi dà lavoro a 35 ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Non solo, per formare il personale il fondatore di PizzAut ha creato anche un’accademia che ospita 150 futuri pizzaioli e camerieri di sala, tutti con disturbi dello spettro autistico. «Non tutti i nostri ragazzi fanno lo stesso lavoro – spiega Acampora -. C’è chi è portato per stare a contatto con i clienti e chi invece è più creativo e dunque si trova meglio in cucina. Nel percorso di formazione oltre ad insegnare cerchiamo di capire anche qual è la loro giusta collocazione».

Dal Presidente della Repubblica al Papa, fino al Parlamento Europeo

Negli anni PizzAut si è distinta anche per aver avuto tra i suoi clienti personaggi illustri: dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fino a Papa Francesco. «Ognuno di questi personaggi ha ricevuto una pizza personalizzata – ricorda -. La fantasia dei nostri ragazzi ha permesso di creare accostamenti curiosi, a volte bizzarri, ma assolutamente insuperabili nel gusto tanto che la nostra pizza si è guadagnata il titolo di più buona della galassia conosciuta». Sorride il papà di PizzAut che il prossimo 7 novembre sarà a Bruxelles per ricevere il premio di cittadino europeo dell’anno e, per l’occasione, ha sta già lavorando con i suoi ragazzi ad un nuovo abbinamento di gusti. «Quel giorno voglio essere a Bruxelles con i miei ragazzi per preparare la pizza più buona di sempre ai parlamentari e dimostrare tutto il loro valore».

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