Un spot con l’attrice Carolina Crescentini per rilanciare «un semplice gesto straordinario» come la donazione del sangue e del plasma. E’ la campagna di comunicazione «Dona vita dona sangue» presentata oggi al ministero della Salute
Un spot con l’attrice Carolina Crescentini per rilanciare «un semplice gesto straordinario» come la donazione del sangue e del plasma. E’ la campagna di comunicazione «Dona vita dona sangue» presentata oggi al ministero della Salute. «Lo strumento principale della campagna è lo spot della durata di 30 secondi, in cui vengono rappresentate due situazioni di vita in parallelo, unite da uno ‘split screen’, in cui la donazione diventa un gesto che trascende luoghi e tempi, unendo soggetti che non si conoscono in un circolo virtuoso e in un atto di solidarietà e di altruismo molto potente, che può arrivare a salvare la vita di una persona», sottolinea il ministero della Salute.
In Italia «nel 2022 il numero di donatori di sangue è leggermente cresciuto rispetto al 2021, avvicinandoci sempre più ai livelli pre-Covid, e sono state effettuate 2,8 milioni di trasfusioni», dice il ministro della Salute, Orazio Schillaci. «Negli anni però il totale delle donazioni ha avuto un trend in diminuzione. C’è stata una flessione in particolare nella donazione tra le fasce più giovani della popolazione, con un calo lo scorso anno del 2%. Assistiamo di fatto – continua – a un progressivo invecchiamento della popolazione dei donatori di sangue, cui non sembra corrispondere un adeguato ricambio generazionale».
«Le trasfusioni di sangue salvano vite, ogni giorno», aggiunge Schillaci. «Eppure in Italia solo il 2,7% della popolazione dona il sangue. Con questa campagna – prosegue – vogliamo aumentare il numero dei nuovi donatori, fidelizzare chi dona occasionalmente, favorire il ricambio generazionale dei donatori di sangue e degli emocomponenti coinvolgendo in particolare i giovani nella fascia di età 18-35 anni». Il ministro ha rimarcato come sia «critica anche la situazione relativa alla raccolta di plasma, essenziale per la produzione di farmaci plasmaderivati; se c’è carenza di plasma siamo costretti a rivolgerci all’estero per la fornitura di questi farmaci salvavita». E aggiunge: «Ecco perché rilanciamo con forza il messaggio e l’appello a donare: è un gesto responsabile, gratuito, sicuro, indolore che può salvare 1.800 vite al giorno. Basti pensare a quanto sia essenziale per interventi chirurgici, supporto di molte terapie oncologiche ed ematologiche, trapianti, grandi traumi ed eventi emorragici».
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