Salute 14 Ottobre 2019 09:55

E-cig, Rosastella Principe (pneumologa): «Acquistare solo da rivenditori autorizzati. È una moda pericolosa tra i giovani»

«Esistono studi che hanno evidenziato sostanze cancerogene sia nelle e-cig che in quelle a tabacco riscaldato: aldeidi, metalli e altri elementi irritanti. Le sigarette elettroniche non sono prive di rischi e non possono essere considerate innocue». Così la Responsabile del Centro per la prevenzione e la terapia del tabagismo dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma

E-cig, Rosastella Principe (pneumologa): «Acquistare solo da rivenditori autorizzati. È una moda pericolosa tra i giovani»

Diciotto morti confermate, centinaia di persone colpite da malattie polmonari.  In America le e-cigarettes stanno diventando un vero e proprio problema di salute pubblica. Per questo, alcune settimane fa, Donald Trump ha comunicato l’intenzione di ritirare dal mercato tutte le sigarette elettroniche aromatizzate. La possibilità di arrivare a un simile e drastico provvedimento nasce in seguito alle morti avvenute quest’estate negli Stati Uniti per una misteriosa patologia polmonare e agli oltre duecento casi di infezioni connesse all’uso di sigarette elettroniche. Dalle prime analisi, sembra che i pazienti avessero usato le e-cig per svapare liquidi contenenti THC, il principio attivo della marijuana ma la preoccupazione è anche che, attraverso il web, si stiano diffondendo sostanze dannose o che i malesseri siano dovuti al confezionamento “fai da te” del dispositivo.

Di fronte a ciò che sta accadendo negli Stati Uniti, in Italia crescono dubbi e perplessità sui danni alla salute. La comunità scientifica concorda sull’esigenza di effettuare studi e ricerche ma il dibattito divide gli esperti: c’è chi sostiene che siano meno dannose rispetto a quelle tradizionali e chi invece, come la dottoressa Rosastella Principe – medico pneumologo e Responsabile del centro antifumo dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma – mette in guardia sui rischi e pericoli di questo nuovo trend che impazza sui social e colpisce i giovani che non hanno mai fumato e che iniziano con l’e-cig considerandole, erroneamente, innocue.

Nate per gli adulti che vogliono smettere di fumare, sembrano affascinare più i giovanissimi, anche grazie ai liquidi aromatizzati e alla bellezza estetica con luci colorate di design. Nell’intervista a Sanità Informazione, la dottoressa Principe consiglia di fare molta attenzione con questi dispositivi, utilizzare questi prodotti sotto controllo e indicazione del medico, non acquistare i liquidi sul web ma in farmacia e nei negozi autorizzati.

Dottoressa, facciamo chiarezza: qual è la differenza tra le sigarette elettroniche e le sigarette a tabacco riscaldato?

«Le sigarette elettroniche sono uscite anni fa e permettono di inalare vapore attraverso liquidi aromatizzati – con o senza nicotina – e che raggiungono l’apparato respiratorio senza che ci sia combustione del tabacco. Già questo, ha creato allarme, perché si tratta di liquidi aromatizzati ai diversi gusti e sapori che vanno al polmone profondo e di cui noi non conosciamo l’effetto a livello polmonare. Negli ultimi tempi, poi, proprio perché le sigarette elettroniche presentavano un certo calo di vendite, si è pensato di introdurre i prodotti a “tabacco riscaldato”: riscaldano ma non bruciano. Si è tornati, quindi, alle sigarette tradizionali: in poche parole, sono sigarette più piccole che contengono tabacco che però non va incontro alla combustione e questo determina un minore assorbimento di sostanze cancerogene».

Si può parlare, secondo lei, di prodotti a rischio ridotto?

«Bisogna fare attenzione quando si parla di prodotti a “rischio ridotto”. Noi non conosciamo la suscettibilità di ogni individuo a queste sostanze. Inoltre, molto spesso, questi liquidi vengono venduti e comprati attraverso il web: esistono oltre tremila campioni di liquidi ed è per noi impossibile analizzarli tutti e generare uno studio. In più, c’è da dire che i ragazzi giovani che si approcciano per la prima volta al fumo e che scelgono le sigarette elettroniche con nicotina, vanno comunque incontro alla dipendenza. È la nicotina infatti, a indurre dipendenza. Questo è molto pericoloso perché la prima sigaretta tradizionale può risultare spiacevole o piacevole; queste elettroniche aromatizzate possono essere da subito ben gradite ai giovani e innescare più facilmente la dipendenza. È un’esperienza più gentile: molti di noi, da giovani, hanno provato la prima sigaretta e non ne sono rimasti particolarmente attratti, anzi, a volte disgustati dal sapore della nicotina. Adesso la nicotina viene proposta con liquidi aromatizzati e questo lo trovo, per i ragazzi, un grosso pericolo».

Esistono studi che hanno individuato la presenza di sostanze cancerogene nelle sigarette elettroniche?

«Sì, non è vapore acqueo. Diversi studi hanno segnalato la presenza di sostanze potenzialmente dannose in tutte le sigarette elettroniche. Anche se in quantità ridotta, ci sono. Ci sono già studi che hanno riscontrato nelle sigarette a tabacco riscaldato sostanze cancerogene: aldeidi, metalli e altri elementi irritanti. Noi non sappiamo ancora però, perché non abbiamo studi a venti, trent’anni, se sono in grado di sviluppare neoplasie anche se assunte in quantità ridotta. Anche l’Organizzazione mondiale della Sanità, nell’ultimo rapporto OMS 2019 sull’epidemia globale da tabacco, chiede di regolamentare questi nuovi dispositivi e li definisce “indubbiamente dannose che pongono rischi per la salute”. Nei polmoni delle persone ricoverate negli Usa sono state trovate sostanze oleose all’interno dei macrofagi, cellule spazzino per ripulire i polmoni. Ma la domanda è questa: erano presenti nel liquido – di cui spesso non si conosce la provenienza – o negli oli a base di marijuana? È difficile oggi dare una risposta definitiva, ci vorranno studi istologici proprio sui polmoni.  È un campo da tenere sotto attenzione. Ancora non c’è evidenza che la sigaretta elettronica o quelle a tabacco riscaldato facciano smettere di fumare; per questo, quello che mi sento di dire a chi vuole smettere di fumare è che deve rivolgersi a centri antifumo dove vengono usati farmaci di provata efficacia sotto il controllo del medico e di fare molta attenzione con questi dispositivi».

Come si può avere il controllo di quanto si è fumato con le sigarette elettroniche?

«Non si ha il controllo. Quando al centro antifumo arrivano persone che usano questi prodotti, il processo di cessazione dal fumo è ancor più complicato perché non capiamo quante “svapate” fanno. Non le contano più, possono fumare dappertutto, anche negli spazi al chiuso e questo non solo produce una dipendenza che, ripeto – nei giovani soprattutto – è pericolosa, ma non gli permette di controllare più di quanto effettivamente fumano».

Se si decide di svapare le sigarette elettroniche, dove vanno acquistati i liquidi per stare sicuri?

«In farmacia e nei negozi e rivenditori autorizzati. Non fidarsi dei prodotti a costo ridotto venduti su internet perché il controllo non è possibile. Se si usano per smettere di fumare, bisogna sempre rivolgersi ad un centro antifumo. Se parliamo di giovani, a maggior ragione i ragazzi devono essere seguiti perché il pericolo di sviluppare la dipendenza da nicotina è uguale a quello che dà la sigaretta tradizionale. Noi nei centri antifumo curiamo la dipendenza dal fumo e la provocano entrambe. La sigaretta elettronica deve essere proposta se il paziente desidera questo approccio e nega gli altri, sotto la guida di personale esperto che sa dire al paziente come e quanto si deve usare per arrivare ad una riduzione e poi a una cessazione.

I liquidi italiani sono controllati?

«Di quelli che compriamo in farmacia o nei negozi autorizzati ne conosciamo la provenienza. Ma il rischio c’è perché queste sostanze vengono vendute anche sul web».

Centro Antifumo San Camillo Forlanini di Roma 06-58704336

Articoli correlati
Una nuova revisione conferma l’efficacia delle ecig per smettere di fumare ma sottolinea la necessità di interventi più strutturati
Pubblicato sulla rivista Drug and Alcohol Dependence, lo studio rappresenta una delle analisi più complete mai realizzate, sintetizzando i risultati di 16 revisioni sistematiche e includendo dati provenienti da 24 trial controllati randomizzati (RCT)
E-cig come strumento per la cessazione del fumo: il ruolo degli aromi
Il divieto di commercializzazione di liquidi con aromi per e-cig, come avviene in alcuni Paesi europei, riflette una strategia per prevenire l'iniziazione al fumo tra i giovani, ma solleva preoccupazioni da parte degli esperti di riduzione del danno, secondo cui tali divieti potrebbero indurre gli utenti adulti a tornare al fumo tradizionale o favorire il mercato nero
La Asl di Salerno al Giffoni Film Festival: Giffoni e la cura – Giffoni che cura
Il tema più caro riguarda la funzione terapeutica e di sviluppo esercitata proprio dal Giffoni Film Festival sul benessere dei giovani che vi partecipano
Obesità aumenta il rischio di un precursore del mieloma multiplo. Vitolo (Candiolo): “Fattore di rischio prevenibile”
Le persone obese hanno un rischio più alto di oltre il 70% più alto di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule. A scoprirlo è uno studio condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Blood Advances
Ecig e cerotti aiutano le donne a smettere di fumare senza rischi per la gravidanza
L'utilizzo di prodotti sostitutivi della nicotina durante la gravidanza non è associato a eventi avversi o a complicazioni. A dimostrarlo è una nuova analisi dei dati condotta su donne fumatrici incinte da un gruppo di ricercatori della Queen Mary University di Londra. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Addiction
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...