Linea diretta del Ministero per rispondere a dubbi a domande. Prosegue la sperimentazione del vaccino Okairos
Ebola continua a far paura, ma gli sforzi attuati dai governi, dai medici, volontari e scienziati stanno danno i loro frutti: le contromisure per affrontare l’epidemia si stanno rivelando sensate e, in alcuni casi, efficaci. La sperimentazione del vaccino messo a punto dal team italiano dell’azienda Okairos prosegue con ottimi risultati.
Di questo passo, centinaia di migliaia di dosi sarebbero disponibili entro il 2016. L’ultimo bollettino diffuso dall’Oms attesta che i deceduti per Ebola sono pressoché stabili a 5160 per un totale di circa14mila casi. Nel Mali sono stati registrati finora 4 casi, con altrettanti decessi. Nonostante ciò, il quadro generale mostra i primi segnali di rallentamento del virus, o almeno di una stabilizzazione dell’epidemia in Liberia e Guinea.
Intanto, il Ministero della Salute ha istituito la linea di pubblica utilità 1500, attiva su due livelli di risposta: il primo, costituito da circa 40 operatori che risponderanno a tutti i quesiti base dei cittadini; un secondo, costituito da 60 professionisti sanitari che risponderanno a domande di carattere tecnico-scientifico. Il Ministro Lorenzin ha dichiarato: “Abbiamo formato appositamente il personale per dare tutte le informazioni che saranno richieste dai cittadini sul virus Ebola, ma ribadisco che attualmente qualsiasi allarmismo è ingiustificato”.
E si è anche deciso di venire incontro, in modo concreto, ai professionisti sanitari che lamentavano una scarsa informazione e preparazione nei confronti di un’eventuale gestione dell’emergenza: a Milano, nei giorni scorsi, è stata eseguita la prima simulazione italiana di evacuazione medica per una finta malata di Ebola atterrata all’aeroporto di Malpensa e poi trasferita all’ospedale Sacco per il ricovero, con l’obiettivo di testare la preparazione di medici e infermieri e verificare la presenza di passaggi critici. La prova di trasporto in sicurezza è stata organizzata dall’Aeronautica militare insieme al ministero della Salute e alla regione Lombardia.
D’impatto, infine, l’iniziativa tra la multinazionale Ericsson – specializzata nelle reti mobili e nel software – e l’Irc – agenzia focalizzata nell’affrontare crisi umanitarie e nel salvataggio di profughi: le due realtà hanno annunciato un accordo che riguarda progetti comuni, iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e l’impegno di impiegati volontari dell’azienda a sostegno delle operazioni di emergenza dell’Irc.