L’analisi di CovidTrends indica che la mobilità dei cittadini torna ai livelli pre-covid e la situazione epidemiologica continua a migliorare. Per la prima volta da febbraio 2020 si rompe la correlazione tra libertà di movimento e contagi
Per la prima volta dall’inizio della pandemia si rompe la correlazione tra la mobilità dei cittadini e i contagi da Covid. A sostenerlo è l’ingegnere Maurizio De Gregorio, ideatore della piattaforma covidtrends.com: «Dal primo lockdown di marzo 2020 abbiamo sempre registrato una forte correlazione tra la libertà di circolazione dei cittadini e l’andamento dei contagi: più la mobilità veniva limitata, minori erano i contagi, e viceversa. Da metà luglio questa correlazione si è interrotta». I dati sulla mobilità con cui è stata effettuata l’analisi provengono da Apple, che da aprile 2020 ha messo a disposizione i dati di navigazione aggregati dell’app Mappe suddivisi per città, Paesi o regioni, come contributo alla lotta contro il Covid-19.
«A metà luglio è accaduto quello che tutti speravamo – continua De Gregorio –. Dopo il decreto del 22 aprile 2021 che ha decretato le riaperture, in un primo momento abbiamo visto la curva epidemiologica tornare a crescere, in correlazione con l’aumento della mobilità. Poi è successo che, mentre la mobilità è continuata a crescere, tornando ai livelli pre-pandemia, i contagi sono diminuiti, e continuano a scendere ormai da diverse settimane consecutive». Lo si vede bene dal grafico, disponibile per tutti e ogni giorno aggiornato sulla piattaforma covidtrends.com. La linea bianca indica l’indice Rt, che a seconda che sia maggiore o minore di 1 rappresenta una fase espansiva o regressiva dell’epidemia. La linea gialla indica il Covindex, l’indice che riproduce fedelmente l’indice Rt ma ne anticipa i risultati di circa due settimane. Infine, la linea grigia, quella della mobilità, che ha sempre seguito l’andamento delle prime due fino a metà luglio, quando ha cominciato a divergere, continuando a crescere mentre Rt e Covindex diminuiscono.
Sui motivi che abbiano reso possibile questa rottura della correlazione tra mobilità e contagi, non ha dubbi l’analista e divulgatore scientifico Giorgio Sestili: «Questo è l’effetto delle vaccinazioni e della grande efficacia dei vaccini nel prevenire non solo le forme gravi di malattia ma anche la trasmissione del virus». Sestili, che per CovidTrends è anche consulente scientifico e per la comunicazione, aggiunge: «I dati parlano chiaro e si registra una forte riduzione del rischio di infezione nelle persone completamente vaccinate rispetto a quelle non vaccinate: 77% per la diagnosi, 93% per l’ospedalizzazione, 95% per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi. Bisogna andare avanti con i vaccini e convincere chi ancora non lo ha fatto».
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