«Va fatto sì che la sanità umbra – ha dichiarato la neo governatrice in un’intervista a Il Messaggero – possa essere attrattiva per i migliori professionisti e per l’utenza che vi si rivolge». Tesei ha vinto raccogliendo quasi il 37% dei voti della Lega e l’oltre 10% ottenuto da Fratelli D’Italia
Donatella Tesei è ufficialmente il nuovo presidente della Regione Umbria. L’ex sindaco di Montefalco e candidata della Lega ha ottenuto, secondo i dati definitivi diffusi dal Viminale, 255.158 preferenze pari al 57,5% dei consensi, staccando di 20 punti percentuali l’avversario Vincenzo Bianconi, sostenuto da M5S e Partito Democratico, fermo al 37,4%. Una vittoria frutto di una coalizione di centrodestra che ha visto la Lega ottenere la maggioranza dei consensi, arrivando quasi al 37% dei voti e un contributo sostanzioso di Fratelli D’Italia che supera il 10% dei consensi; Forza Italia, invece, si ferma sopra il 5%. Dall’altra parte la coalizione Pd-M5S non convince l’elettorato. Il Partito Democratico tiene rispetto alle europee e si ferma poco sopra al 22%, crolla invece il Movimento 5 Stelle che ottiene il 7, 4%.
Sarà la sanità pubblica il primo punto del programma della neo governatrice. In un’intervista a Il Messaggero, Donatella Tesei preannuncia che dopo «concorsopoli», lo scandalo e gli arresti che hanno coinvolto i vertici della passata amministrazione a guida PD, la parola d’ordine sarà «merito», «merito come elemento determinante in ogni scelta». Sanità pubblica, che «ha avuto ed ha ottime professionalità che devono essere messe nella migliore condizione possibile per lavorare» sostiene la neopresidente regionale. «Va fatto sì che la sanità umbra – aggiunge – possa essere attrattiva per i migliori professionisti e per l’utenza che vi si rivolge». E per un settore che assorbe l’80% delle risorse regionali, spiega Tesei, «è necessaria una razionalizzazione della spesa che riesca ad ottimizzare i servizi offerti e renderli più efficienti».
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Tesei ribadisce il cambio di passo, sostenendo come la sua vittoria «vuol dire tornare ad avere una speranza per il domani. Vuol dire aver detto no a un sistema e ad una gestione che ha costretto la regione a un lungo periodo buio». De resto, questa tornata elettorale è stata il frutto della caduta del governo dem di Catiuscia Marini in seguito all’inchiesta sui concorsi truccati nella sanità che tre mesi fa travolse l’intero centrosinistra in Umbria, portando ai domiciliari anche l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini.