La data prevista in precedenza per l’approvazione del vaccino Pfizer era il 29 dicembre, ma ora potrebbe essere anticipata di una settimana. I primi vaccinati Ue potrebbero arrivare prima del 2021
Il parere dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) sul vaccino Pfizer-BioNTech potrebbe essere anticipato. «Dopo avere ricevuto ieri sera i dati aggiuntivi richiesti dal Chmp (il Comitato Ema per i medicinali a uso umano) all’azienda, e in attesa dell’esito della sua valutazione, è stato programmato un incontro eccezionale del Chmp per il 21 dicembre per concludere se possibile» sul sì al vaccino, ha annunciato Ema. «La riunione prevista per il 29 dicembre verrà mantenuta se necessario», ha aggiunto.
Il Chmp e i suoi esperti, spiega l’Ema, hanno lavorato intensamente nelle ultime settimane per valutare i dati presentati da BioNTech e Pfizer nella richiesta di autorizzazione condizionale all’immissione in commercio (Cma) per il loro vaccino a mRna. «La velocità di avanzamento dipende da una valutazione solida e completa della qualità, della sicurezza e dell’efficacia ed è determinata dalla disponibilità di informazioni aggiuntive da parte dell’azienda per rispondere ai quesiti emersi durante l’esame».
«Il Chmp concluderà la sua valutazione il prima possibile – si legge ancora – e solo una volta che i dati sulla qualità, la sicurezza e l’efficacia del vaccino saranno sufficientemente solidi e completi per determinare se i benefici del prodotto superano i suoi rischi». Dopo che il Chmp avrà raccomandato il via libera al vaccino, «la Commissione europea accelererà il processo decisionale al fine di concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio valida in tutti gli Stati membri dell’Ue e dello Spazio economico europeo (See) entro pochi giorni».
«L’Ema, i suoi esperti e la Commissione europea – ha proseguito l’Agenzia – stanno lavorando alla prima autorizzazione all’immissione in commercio di un vaccino anti-Covid con tutte le salvaguardie, i controlli e gli obblighi imposti da una Cma, tra cui: informazioni complete sulla prescrizione e foglietto illustrativo con istruzioni dettagliate per un uso sicuro; solido piano di gestione del rischio e monitoraggio della sicurezza; controlli di produzione, incluse le verifiche dei lotti e le condizioni per la conservazione; piano di indagine per l’uso nei bambini; obblighi post-approvazione legalmente vincolanti; quadro giuridico chiaro per la valutazione dei dati emergenti di efficacia e sicurezza».
«Ogni giorno conta: lavoriamo a tutta velocità per autorizzare vaccini contro Covid-19 che siano sicuri ed efficaci», ha commentato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. «Mi compiaccio che l’Ema abbia anticipato la riunione per discutere del vaccino di Pfizer-BioNTech, prima di Natale. È probabile che i primi europei vengano vaccinati prima della fine del 2020».
Anche il ministro della Salute Roberto Speranza si è espresso. «Il mio auspicio è che l’Ema – ha detto – nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino Pfizer Biontech in anticipo rispetto a quanto previsto e che al più presto le vaccinazioni possano iniziare anche nei Paesi dell’Unione Europea».
«Avviamo insieme la campagna vaccinale» è stata la dichiarazione congiunta, oltre che di Speranza, dei ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera, dopo l’incontro di oggi. «Noi, ministri della Salute, riaffermiamo – si legge in una nota – la necessità di coordinare i nostri sforzi per un utilizzo sicuro, efficiente e trasparente del vaccino anti Covid-19. Durante il nostro incontro del 15 dicembre abbiamo identificato alcuni aspetti essenziali riguardo la campagna vaccinale che dovrebbero essere coordinati dagli stati membri, specialmente a livello transfrontaliero».
«Concordiamo sul rafforzamento del nostro impegno in particolare per quanto riguarda le seguenti misure:
Intanto, negli Usa, la Food and Drug Administration (Fda) statunitense si appresta ad approvare venerdì il vaccino anti Covid-19 prodotto da Moderna. Secondo quanto riporta il “New York Times”, il processo di verifica della Fda ha confermato i dati dell’azienda, relativi a un’efficacia del 94,1% su un campione di 30mila volontari. Gli effetti collaterali del vaccino comprendono febbre, mal di testa e affaticamento, ma secondo l’ente regolatore Usa non costituiscono un pericolo per i pazienti.
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