E a Napoli i consigli sul caldo inviati con le prescrizioni digitali.
«Riceviamo ogni giorno decine e decine di richieste di aiuto legate a queste incredibili ondate di calore. I nostri telefoni non smettono di squillare, noi rispondiamo a tutti, ma è essenziale che i pazienti più a rischio evitino comportamenti pericolosi». Corrado Calamaro, medico di famiglia di Fimmg lancia un appello a tutti i cittadini, con la speranza che comportamenti avveduti possano ridurre il numero di malori che stanno congestionando l’assistenza primaria e i pronto soccorso.
Ma c’è di più, proprio da Napoli la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale ha deciso di avviare un progetto che consente ai medici di famiglia di arrivare direttamente a casa dei pazienti fragili sfruttando la digitalizzazione delle ricette. D’intesa con la società KappaMed, Fimmg ha spinto per la trasformazione del sistema di invio delle ricette con il software gestionale, creando un’autostrada digitale che consente l’invio delle locandine con le indicazioni contro il grande caldo al domicilio informatico di centinaia di migliaia di pazienti e caregiver. «Il progetto ha preso il via da Napoli – dice il segretario provinciale di Fimmg Luigi Sparano – città che conta moltissimi pazienti fragili e anziani. Inviare queste preziose informazioni ai pazienti a maggior rischio e ai loro caregiver consente di dare efficacia alla campagna. Speriamo che questa stessa iniziativa coinvolga tutti i software della medicina generale». Non certo un dettaglio, visto che proprio l’Italia si è attestato nel 2022 come Paese d’Europa con più vittime per il caldo, ben 18mila. Morti legate ad una popolazione sempre più anziana, ma anche all’isolamento sociale di tante persone fragili. Sparano e Calamaro sottolineano l’importanza di arrivare con queste locandine all’attenzione diretta dei pazienti e di tutti i cittadini, perché un messaggio ancorato agli studi sarebbe un messaggio a impatto ridotto. «Una delle maggiori capacità della medicina generale – ricordano – è proprio quella di sfruttare al massimo la digitalizzazione andando così incontro ai bisogni dei cittadini e delle Istituzioni».
Nei giorni scorsi è stato il Segretario Generale Fimmg, Silvestro Scotti, a parlare poi del problema delle cronicità in relazione all’emergenza caldo. «Molte delle richieste in queste settimane riguardano le terapie croniche – come quelle antipertensive, ma non solo. Richieste che i medici di famiglia prendono in serissima considerazione e che, se non arrivano, fanno scattare un allarme sulla possibilità che si ricorra al fai da te, con sospensioni che non vanno assolutamente fatte senza il parere del medico. Nel periodo estivo sarebbe molto utile permettere anche le prescrizioni delle terapie croniche per periodi più lunghi. Come sempre, Fimmg risponde prontamente alle richieste del Ministero. Speriamo di incontrare presto il Ministro Schillaci per sostenere con lui i necessari investimenti sulle capacità fiduciarie e di prossimità della medicina generale, anche nel campo della digitalizzazione».
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