Il premier è intervenuto alla cerimonia di ringraziamento della Task Force sanitaria anti Covid alla Protezione civile. Borrelli: «Oltre 8mila i medici e 9mila gli infermieri che hanno risposto alla nostra iniziativa, a loro va il nostro ringraziamento». Speranza cita Papa Francesco: «Peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla»
«Non vi chiamo eroi, ma siete grandi professionisti di grande cuore. Il Paese, in tutte le sue componenti, ha reagito benissimo e se siamo qui a parlarci in questo modo è perché ci siete stati voi, grandi professionisti con un grande cuore». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte alla cerimonia di ringraziamento della Task Force sanitaria anti Covid alla Protezione civile.
«Sfido qualunque presidente del Consiglio a pensare di poter disporre, per la prima volta dal dopoguerra a oggi in uno Stato democratico, una zona rossa per 10 comuni del lodigiano. E così la decisione di dire ai cittadini non uscite più di casa se non per comprovate ragioni, le misure di distanziamento, usare i dispositivi di protezione sfidando le regole base e i principi fondamentali del nostro ordinamento democratico, con implicazioni politiche, giuridiche e economiche», ha aggiunto il premier.
«L’Italia ha dato grande prova di sé, quando tutto era inaspettato. I singoli cittadini sono riusciti rispettare regole molto restrittive, cambiare le abitudini di vita dall’oggi al domani, stravolgendole. Ma la prova ancora più bella l’avete data voi quando avete risposto all’appello, tutta l’Italia ha tratto conforto e motivo di fiducia dal vostro coraggio», ha sottolineato il premier.
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«Ne ho parlato con il presidente della Repubblica, quest’anno non c’è la possibilità di attribuire le onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica, abbiamo rinviato al 27 dicembre e chiesto ai prefetti di segnalare le persone che si sono particolarmente distinte, ovviamente nelle professioni sanitarie ma anche della Protezione civile, le forze dell’ordine i vigili del fuoco e – ha concluso Conte – di tutte le categorie».
BORRELLI: «GRAZIE A MEDICI E INFERMIERI CHE HANNO RISPOSTO A NOSTRA CHIAMATA»
«Vogliamo dire grazie, iniziando dai medici e dagli infermieri, senza dimenticare gli operatori socio sanitari che sono ancora in servizio nelle carceri, negli ospedali e nelle Rsa e tutto il personale sanitario che continua a operare per la tutela della salute dei nostri concittadini. Oggi voi rappresentate i tanti professionisti che hanno risposto alla nostra chiamata, impegnati in prima linea negli ospedali, ma anche i tanti che non sono riusciti a partire. La risposta che abbiamo avuto in occasione della costituzione delle nostre task force è stata eccezionale, incredibile, enorme: proprio come il grande cuore degli italiani». Inizia così l’intervento di Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile in occasione della cerimonia di ringraziamento dei medici e degli infermieri della Task Force della Protezione Civile.
«Sono oltre 8mila i medici e 9mila gli infermieri che hanno risposto alla nostra iniziativa, a loro va il nostro ringraziamento. In questi mesi tanti di voi mi hanno scritto – continua Borrelli – tutti contenti di far parte della nostra task force, tanti mi hanno manifestato la volontà di continuare a rimanere nella grande famiglia della Protezione Civile. Ne sono fiero e orgoglioso. Abbiamo immaginato come rimanere nella grande famiglia delle organizzazioni di volontariato della Protezione Civile che si occupano del mondo sanitario e del sociale. In questa emergenza sono state impegnate le tante strutture operative: oltre 150mila volontari e oltre un milione e duecentomila giornate di presenza per le attività di Protezione Civile. Voi come loro avete dimostrato che le emergenze si superano con l’impegno di tutto. La Protezione Civile è fatta da tutti quanti noi: avete lasciato le vostre città, le vostre famiglie, i vostri affetti, il vostro lavoro e vi siete impegnati in prima linea negli ospedali, consapevoli dei rischi ai quali andavate incontro».
«Un sentito ringraziamento a tutti i medici e agli infermieri che durante la loro attività della task force hanno contratto il Covid – conclude – ed essendo qui presenti alcuni di voi vi voglio ringraziare personalmente: da Carla, a Gianni, Federico e Giacinto. Infine vorrei fare un ringraziamento ai miei colleghi del Dipartimento e ai volontari di altre amministrazioni che sono venuti a supportare la nostra struttura di supporto per far sì che ognuno di voi non si sentisse abbandonato e fosse assistito nella attività».
FASE 3, SPERANZA AI SANITARI: «SE CE L’ABBIAMO FATTA È GRAZIE ANCHE A VOSTRO IMPEGNO»
«Sono stati i giorni più difficili della nostra vita. A ciascuno di voi e di noi vengono i brividi ripensando a quei momenti e a quelle giornate. Io penso che se le istituzioni repubblicane ce l’hanno fatta – perché questo ad oggi possiamo dirlo, era un’onda tremenda eravamo il primo Paese occidentale ad essere colpito – e le istituzioni repubblicane hanno retto è anche grazie al vostro impegno e vi dico grazie uno per uno». Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo intervento oggi alla Protezione civile per la cerimonia di ringraziamento dei sanitari della task force costituita per dare aiuto alle regioni più colpite dal Covid-19.
«Papa Francesco ha detto meglio di ogni altro poche parole, ma di una profondità incredibile: peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla. Ecco, noi non dobbiamo sprecarla. Noi dobbiamo investire sul Servizio sanitario nazionale e sugli uomini che ne fanno parte. Sono cose che abbiamo iniziato a fare, e in primis il presidente del Consiglio ha dimostrato essere una priorità assoluta» in questi mesi. «E voi – ha detto Speranza a medici e infermieri – dovrete con noi svolgere e vincere questa battaglia. Con medici e infermieri messi fino in fondo nelle condizioni di essere al servizio dei cittadini io credo che il Ssn possa essere davvero più forte».
«Penso che i medici e gli infermieri ci hanno dato questo straordinario messaggio. Gli siamo grati. Ma oggi vi chiedo una ultima cosa: quella di aiutarci a coltivare la memoria. Io vivo con una certa ansia queste giornate, ho la percezione che un pezzo di Paese pensi che la battaglia sia giù vinta, invece siamo ancora dentro a questa battaglia. Siamo messi meglio perché le misure che abbiamo disposto ci hanno aiutato a piegare la curva dal lato giusto, ma ancora la partita è in campo. Quindi guai a pensare che sia già finita». Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento oggi alla Protezione civile per la cerimonia di ringraziamento dei sanitari della task force costituita per dare aiuto alle regioni più colpite dal Covid-19. «Il messaggio di voglia di combattere, di voglia di vincere questa sfida arrivava dappertutto. Io credo – ha aggiunto Speranza – che questo sia il messaggio più bello che dobbiamo portare con noi. Mi sia permesso di ringraziare anche la Protezione civile per il lavoro straordinario che ha fatto, a partire dal commissario Borrelli, al lavoro incredibile fatto dal commissario Arcuri, le Regioni e il Governo».
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