L’Italia è il quinto Paese per casi di morbillo al mondo, lo rende noto un report dell’OMS. Walter Ricciardi: «Questa è una conseguenza di errori del passato, il futuro deve andare in altra direzione»
«L’obbligo vaccinale ha bisogno di tempo per dimostrare la sua efficacia, la strategia non va modificata piuttosto va rafforzata» questo l’appello di Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, all’indomani del report dell’OMS che inserisce l’Italia – con 4.803 casi di morbillo nel 2017 – al quinto posto nella scala dei Paesi più a rischio per numero di contagi. Al primo posto nella classifica l’India (46.716 casi confermati) al secondo Nigeria (8.414 casi) al terzo Cina (5.469), quarto il Pakistan (5.469).
Sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la differenza fra noi e gli altri paesi sta nella percentuale di bambini vaccinati: per esempio in Germania il 97 per cento dei bambini, entro il primo anno di vita, riceve la prima dose di vaccino, contro l’85 per cento dei bambini italiani.
«Noi lo abbiamo sempre detto e siamo stati accusati di fare allarmismo – spiega il Presidente – mentre in realtà vedere questo dato così eclatante è una conseguenza di errori del passato che fortunatamente la Legge Lorenzin sui vaccini ha cercato di avviare a risoluzione».
«La legge ha bisogno di tempo per dimostrare la sua efficacia e proteggerà soprattutto i bambini – prosegue Ricciardi – ma la strategia deve essere ulteriormente rafforzata con politiche vaccinali pensate per le fasce più deboli della popolazione. Abbiamo messo in sicurezza i bambini ora dobbiamo mettere in sicurezza la popolazione. Non mi riferisco solo all’Italia ma a tutta l’Europa e il mondo».