Salute 1 Giugno 2017 13:03

Emofilia, addio al passato. Le nuove prospettive di cura per bambini e adulti

L’emofilia è una malattia rara che colpisce prevalentemente i soggetti maschili ed è legata alla mancanza di un fattore indispensabile per la coagulazione del sangue. Un team di esperti ai microfoni di Sanità Informazione, racconta il futuro delle terapie

Emofilia, addio al passato. Le nuove prospettive di cura per bambini e adulti

L’emofilia è una malattia rara che colpisce la coagulazione del sangue. Chi ne soffre è a rischio emorragie esterne e interne che si possono verificare di seguito a urti seppur lievi. Esistono principalmente due tipologie di Emofilia: l’emofilia A che consiste nella mancanza o nella scarsità del fattore di coagulazione VIII, di cui è affetto il 9-10% circa dei pazienti. Invece nell’emofilia B, è assente o non sufficiente il fattore di coagulazione IX. In occasione dell’incontro organizzato da Bayer, presso la residenza di Ripetta a Roma, per presentare un nuovo farmaco innovativo per il trattamento dell’Emofilia A, Sanità Informazione ha interpellato vari esperti nel campo delle malattie ematologiche e trombotiche per fare un quadro, il più chiaro possibile, dell’emofilia e delle abitudini di vita dei pazienti affetti da questa malattia rara.

Nuove prospettive di cura: il presente dei pazienti emofilici

«Rispetto al passato i miglioramenti sono tanti – spiega Raimondo De Cristofaro, Malattie emorragiche e trombotiche Policlinico Gemelli –  il primo progresso, che è già in atto, è l’utilizzo di farmaci che contengono dei fattori di cui sono carenti i pazienti, che hanno una più lunga ‘emivita’, quindi perdurano nel sangue dei paziente più a lungo rispetto alle medicine del passato. Questo ovviamente riduce la necessità di frequenti infusioni del farmaco stesso e migliora enormemente la qualità di vita dei pazienti, soprattutto in campo pediatrico. In prospettiva abbiamo anche la possibilità, e su questo è in corso una varietà di studi, di attuare la terapia genica che ovviamente permetterà una persistente elevazione dei livelli del fattore di cui il paziente è carente».

Nuove terapie che dicono addio al passato

«Nuove prospettive di vita sono date da questi nuovi farmaci ‘long acting’ – evidenzia Cristina Santoro, ematologa ricercatrice Policlinico Umberto I, dipartimento biotecnologie cellulari – che riducendo almeno in parte, il numero delle infusioni che i pazienti devono somministrarsi, sicuramente migliorano tantissimo la qualità di vita. Dobbiamo ricordarci che l’emofilia è una malattia congenita che quindi colpisce il paziente dalla nascita per cui anche per quanto riguarda i bambini, poter ridurre il numero delle iniezioni, delle infusioni è una cosa importante, non solo per i bambini ma anche per gli adulti. Quanto si è lontani dal passato? Dal passato remoto siamo molti lontani, tanto che parliamo proprio di malattie differenti se pensiamo ai bambini di oggi, gli adolescenti di oggi, rispetto a quelli del passato. Dal nostro passato più recente, questo è probabilmente un momento di transizione, mi riferisco ad un passato recente che ci offre ottime possibilità di cura però il futuro è vicino, ed è adesso»

La diagnosi ‘prima’ della malattia

«È possibile fare una diagnosi prenatale per capire se il bambino soffre di emofilia». Spiega Matteo Luciani, responsabile Centro Emostasi e Trombosi dell’Ospedale Bambino Gesù. «Ovviamente la diagnosi prenatale può essere fatta nelle famiglie dove sono presenti soggetti emofilici. Purtroppo ci sono anche casi di un’anamnesi muta, quando, all’improvviso si manifesta la malattia che non si poteva prevedere. Si tratta inizialmente di un vero e proprio trauma e in genere si manifesta quando la madre del soggetto che scopre la malattia, è portatrice sana pur non sapendolo. Infatti nelle donne l’emofilia non si manifesta in maniera palese, si hanno lievi sintomi, non avvengono manifestazioni emorragiche importanti».

Per approfondire:

EMOFILIA, UNA PANORAMICA SULLA ‘MALATTIA DEI RE’ MA NON DELLE REGINE…

‘IL BAMBINO DI VETRO’, UN LIBRO PER VIVERE APPIENO SUPERANDO LA PAURA DEL “DRAGO” EMOFILIA

Articoli correlati
Arriva la “Carta dei Malati Rari Senza Diagnosi”, decalogo sui diritti di oltre 100mila pazienti italiani
Fondazione Hopen Onlus, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Orphanet-Italia e Osservatorio Malattie Rare propongono la Carta dei Malati Rari Senza Diagnosi, un decalogo di riferimento sui diritti dei pazienti rari senza diagnosi e sugli impegni richiesti ai decisori politici e alla società tutta affinché siano resi concretamente esigibili
Malattie rare, Fondazione Revert: «In corso trial su sclerosi multipla e SLA»
 Il 28 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Rare: un’occasione per sensibilizzare la società nei confronti di tutte quelle malattie che, ad oggi, non hanno una cura e che spesso faticano ad avere una diagnosi precoce. Nell’ambito delle ricerche su queste patologie si inserisce la Fondazione Revert Onlus.   Nata nel 2003, Revert ha […]
Malattie Rare, Regimenti (Forza Italia): «Da Ue strategia per garantire farmaci orfani a prezzi accessibili»
L'europarlamentare azzurra spiega: «Compito delle istituzioni è quello di non far sentire mai sole le famiglie ma metterle nelle migliori condizioni per affrontare la difficile sfida della malattia»
Giornata malattie rare, l’approccio multiprofessionale della FNO TSRM PSTRP a sostegno dei pazienti
Tra le varie iniziative in cantiere sul tema delle malattie rare la FNO TSRM PSTRP ha in programma per il prossimo 29 giugno un evento formativo in occasione della Giornata mondiale della Sclerodermia
Al Pertini di Roma il primo Open Day in Tele-screening per il fenomeno di Raynaud
La medicina digitale e la telemedicina possono rappresentare una valida opportunità per fare Rete, condurre visite e teleconsulti anche a distanza
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)