Salute 4 Novembre 2021 14:27

Encefalopatie epilettiche, le sindromi rare dell’infanzia su cui c’è più bisogno di fare rete

La community “Bussola delle stelle” aiuta le famiglie a orientarsi nel difficile iter diagnostico e terapeutico

Encefalopatie epilettiche, le sindromi rare dell’infanzia su cui c’è più bisogno di fare rete

Le encefalopatie epilettiche complesse sono patologie gravi e rare, che vengono spesso diagnosticate nei primi mesi o nei primi anni di vita dei bambini scagliando letteralmente le famiglie dei piccoli pazienti in una tempesta. Tanti e diversi sono infatti i sentimenti che una famiglia si trova ad affrontare quando arriva, per il proprio bambino, una diagnosi di patologia grave e rara: paura, angoscia, stordimento, difficoltà nell’orientarsi fra informazioni differenti e faticose.

Bussola delle stelle” è la prima community pensata e voluta per diventare punto di riferimento e creare consapevolezza su queste sindromi, che nasce proprio per accompagnare i genitori nel percorso che va dalla diagnosi, talvolta lunga e complessa, fino all’ingresso nell’età adulta. Grazie a un sito, un blog e a diversi strumenti digitali, le famiglie e i caregiver avranno un luogo in cui confrontarsi, informarsi, fare rete e condividere le proprie esperienze, per aiutarsi a non perdere la rotta.

Sanità Informazione, insieme al dottor Maurizio Viri, Direttore Neuropsichiatria Infantile presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara, ha approfondito il tema delle encefalopatie epilettiche e della loro presa in carico. «Si tratta di sindromi rare, che insorgono entro il primo anno di vita, talvolta entro il primo mese. L’encefalopatia è una condizione di sofferenza del cervello dovuta a cause diverse: una sofferenza al momento del parto, una sindrome metabolica, oppure – e questa è la causa più frequente – una mutazione genetica. Nel caso delle encefalopatie epilettiche la presenza delle crisi epilettiche in aggiunta ad una più o meno consistente alterazione delle attività cerebrali condiziona maggiormente il quadro clinico dell’encefalopatia di sviluppo».

Encefalopatie epilettiche, dal sintomo alla diagnosi

«In prima battuta – spiega Viri – ciò che porterà i genitori a rivolgersi a un pediatra per una diagnosi di primo livello sarà un ritardo nello sviluppo cognitivo e/o motorio. Dopodiché saranno indirizzati ad una valutazione neuropsichiatrica, in cui l’osservazione del sintomo, cioè la crisi epilettica nel suo fenomeno parossistico, va di pari passo con l’osservazione dell’attività cerebrale attraverso lo studio encefalografico. Questo ci permette di fare una diagnosi – prosegue – ma la parte più complessa è quella che riguarda l’individuazione delle cause, da cui poi dipende anche la scelta del trattamento: la risonanza magnetica, gli esami del sangue e delle urine aiutano a determinare una casa metabolica oppure genetica. È chiaro che l’esito di una risonanza è immediato, l’indagine metabolica richiede qualche giorno, ma quella genetica richiede settimane, addirittura mesi, allungando i termini per una diagnosi precisa».

Il trattamento e le terapie

«Rispetto all’epilessia non associata ad encefalopatia, che colpisce mezzo milione di persone in Italia e in cui il paziente ha uno sviluppo cognitivo e psichico nella norma – spiega Viri – le encefalopatie epilettiche sono sindromi che si associano nella stragrande maggioranza dei casi a disabilità intellettiva di grado variabile, a disturbi del comportamento, o anche, come nel caso della Sclerosi Tuberosa, a patologie multisistemiche che interessano vari organi. È chiaro quindi – osserva il neuropsichiatra – che l’iter terapeutico deve essere multidisciplinare sia in base agli organi interessati, sia per intervenire sui vari aspetti della disabilità: il trattamento del sintomo epilettico (che, ricordiamo, non può essere annullato ma solo mitigato dal momento che si tratta di epilessie farmacoresistenti) deve andare di pari passo con le attività quali logopedia, psicomotricità, fisioterapia, eccetera».

L’importanza di “fare rete”

«Il trattamento dei pazienti non si esaurisce nella prescrizione farmacologica – sottolinea Viri – ma coinvolge tutta una serie di aspetti emotivi e psicologici proprio per la delicatezza delle patologie in questione, della “doccia fredda” che rappresentano per le famiglie, e della necessità di mantenere il più alta possibile la qualità della vita di questi bambini. Le famiglie devono essere sostenute e guidate in tutto l’iter diagnostico e riabilitativo. Quello a cui invece troppo spesso ancora si assiste – osserva Viri – è un percorso in cui i pazienti e le loro famiglie sono lasciati a muoversi autonomamente. Viceversa – conclude – è importante che tutti i professionisti dell’età evolutiva facciano rete intorno a queste famiglie e possano lavorare in sinergia».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Sulla responsabilità penale del pediatra
Una recente sentenza si è espressa sulla responsabilità penale del pediatra: non trattenere il minore per accertamenti è omicidio colposo
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Sindrome di Beckwith-Wiedemann, al via primo congresso internazionale
Famiglie e medici da tutto il mondo saranno a Cervia, dal 2 al 5 giugno, per confrontarsi sulla sindrome di Beckwith-Wiedemann (Bws), una malattia genetica rara che colpisce un bambino ogni 10 mila. Si tratta, in assoluto, del primo congresso internazionale dedicato a questa condizione
Pediatria, al via il 77° Congresso SIP. Riflettori puntati su medicina di precisione, di genere e ricerca scientifica
La presidente della SIP Annamaria Staiano: «Il filo conduttore di questa edizione sarà la partecipazione dei giovani alla ricerca scientifica che, con l’innovazione tecnologica, rappresenta la chiave di volta per la cura di malattie croniche e rare, che riguardano circa il 20% della popolazione pediatrica»
Congresso Sip, i progressi della Pediatria di precisione
Il Congresso Italiano di Pediatria torna nuovamente in presenza da mercoledì 18 a sabato 21 maggio presso l’Hilton Sorrento Palace di Sorrento. A presiederlo, per la prima volta dopo oltre 120 anni, una donna: la Presidente della SIP, Annamaria Staiano, eletta alla guida della Sip lo scorso maggio
Al via il Giro d’Italia delle cure palliative pediatriche. Le riceve solo il 5% dei bambini
Dal 15 maggio al 30 giugno, eventi di sensibilizzazione dal nord al sud della Penisola. A Sanità Informazione la storia di Lavinia, i genitori: «Le cure palliative ci hanno regalato gli anni migliori della nostra vita»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone: per osimertinib e durvalumab ottimi risultati negli studi LAURA e ADRIATIC al Congresso ASCO

Nello studio LAURA osimertinib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte dell’84% nel tumore del polmone non a piccole cellule di Stadio III. Nello studio ADRIATIC, invece, du...