Associazione Medici Endocrinologi (AME) rivela i dati delle piattaforme di telemedicina. L’identikit dell’utente: il 60% è donna e vive in città
La telemedicina piace sempre di più agli italiani, almeno per quanto riguarda le malattie endocrinologiche, molto diffuse, che colpiscono oltre 10 milioni di persone, un individuo su sei. A rivelarlo è l’Associazione Medici Endocrinolgi (AME) in occasione del 18° Congresso nazionale a Roma. “AME da sempre investe le proprie competenze e risorse nella progettazione e nello sviluppo di nuovi modelli di comunicazione, come Endowiki e l’Ambulatorio Virtuale, che facilitino la diffusione della conoscenza a pazienti e medici dell’endocrinologia. Un settore complesso che interessa moltissimi pazienti e che dal punto di vista professionale, richiede un alto livello di specializzazione e capacità che vanno dalla cura dell’obesità al diabete, ai problemi della tiroide, all’infertilità fino alle malattie genetiche e rare. – ha dichiarato il Prof. Edoardo Guastamacchia, Presidente AME e già docente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari.
Endowiki e Ambulatorio virtuale
I due progetti di innovazione digitale promossi da AME, i cui risultati sono stati presentati al Congresso AME di Roma, sono l’Ambulatorio Virtuale ed Endowiki. L’Ambulatorio Virtuale è un progetto realizzato grazie alla collaborazione tra l’Associazione Medici Endocrinologi (AME) e la Welcomedicine e consiste in una piattaforma web di telemedicina (www.welcomedicine.it) che abilita i pazienti alla fruizione, e i professionisti all’erogazione di una serie di servizi di telemedicina, a partire dalla televisita, in un ambiente di lavoro confortevole in termini di sicurezza informatica, qualità delle tecnologie e delle certificazioni adottate. Attiva da giugno 2019, già conta 300 utenti clinici, 6000 utenti pazienti e circa 20.000 consulti effettuati. Il progetto è stato selezionato dagli esperti del politecnico di Milano fra numerosi progetti in ambito di telemedicina. “Welcomedicine è una piattaforma agnostica, – sostiene Giulia Franchi, CEO di Welcomedicine ed endocrinologa – ciò che in informatica viene chiamato “zero knowledge”, perciò non abbiamo visione sui contenuti scambiati su piattaforma, requisito indispensabile per avere il trust dei nostri utenti.”
Endowiki (www.endowiki.it) è un’enciclopedia online sulle malattie endocrine dedicata a medici e pazienti. L’area rivolta ai medici contiene le informazioni più aggiornate (in accordo con le più recenti linee guida) riguardo alle patologie endocrine e metaboliche. La sezione pubblica per i pazienti, ad accesso libero, è molto chiara ed esplicativa, ogni patologia è spiegata con domande e risposte e divisa in sezioni di facile comprensione
Le domande più richieste dagli utenti
Il team del prof. Vincenzo Toscano, Past President di AME ha esaminato l’andamento delle piattaforme digitale, in particolare di Endowiki dal 2015 al 2019. I ricercatori hanno individuato, in totale, 240 mila accessi, sia da parte di medici che di pazienti e una media di 200-300 accessi al giorno. La maggior parte degli utenti è donna e vive in centro urbano. È “menopausa” la parola più cercata su Endowiki ma non solo, nel 2018 questa è la patologia più cercata su Google, al secondo posto si trova, infatti, l’endometriosi, seguita dalla sindrome dell’ovaio policistico. Patologie prettamente femminili, in linea con l’identikit dell’utente medio e legate all’ambito endocrinologico. “Tutto questo – commenta il prof. Vincenzo Toscano – sottolinea che c’è grande bisogno di informazione in ambito endocrinologico e che, quindi, AME con le sue proposte rivolte a medici e a pazienti sta svolgendo un ruolo chiave per far crescere da un lato il sapere endocrinologico in Italia, da parte degli specialisti presenti sul territorio nazionale, non solo nelle strutture ospedaliere, dove l’aggiornamento è più semplice, ma anche sul territorio. Dall’altro lato cerca di rispondere alle esigenze della popolazione fornendo strumenti che diano una informazione semplice, ma rigorosa e basata su evidenze scientifiche e non chiacchiere ed inoltre AME si fa carico di collaborare con una piattaforma che può gestire il consulto a distanza su problematiche mediche in ambito endocrinologico.”