Salute 16 Marzo 2022 10:37

Eolie, gli abitanti lottano contro il depotenziamento dell’ospedale: «Serve l’elicottero anche per un gesso»

Da tre anni il comitato “L’Ospedale di Lipari non si tocca” combatte una battaglia per non far chiudere l’ospedale e ripristinare il Punto nascite. La chiusura della camera iperbarica l’ultimo episodio di depotenziamento. Nel 2020 la tragica morte della giovane Lorenzo Famularo, con la protesta degli abitanti

di Francesco Torre
Eolie, gli abitanti lottano contro il depotenziamento dell’ospedale: «Serve l’elicottero anche per un gesso»

Alle isole Eolie, piccoli gioielli incastonati nel cuore del Mar Tirreno, un punto nascita non c’è più da anni. Eppure si continua a venire al mondo, come è accaduto a Luca, l’ultimo nato a Lipari, centro principale dell’arcipelago. L’assenza del punto nascita è in realtà solo uno dei problemi che sconta l’Ospedale Civile, da tempo oggetto di un ridimensionamento che preoccupa molto la cittadinanza che nel frattempo si è organizzata per fa valere i propri diritti con la creazione a fine 2019 del comitato “L’Ospedale di Lipari non si tocca”: in tre anni, nonostante il Covid, tante sono state le iniziative di protesta dei cittadini che ancora oggi sono costretti fare i conti con disservizi e limitazioni: all’ospedale eoliano, ad esempio, il cardiologo c’è solo di mattina e l’ortopedico una volta a settimana.

«Il nostro comitato è nato nel dicembre del 2019, in risposta all’accorpamento di una serie di reparti degenza, dalla pediatria alla medicina generale – spiegano i portavoce Paolo Arena, Antonella Longo e Anna Spinella -. Ennesimo atto di depotenziamento dell’ospedale di Lipari, un passo verso la trasformazione dell’ospedale in Pronto soccorso attrezzato. È una storia che è ormai ha assunto un rilievo nazionale».

La questione, che apparentemente può sembrare una vicenda locale, in realtà è solo l’ennesima puntata di quel contenimento dei costi della sanità che a volte viene fatto senza tenere conto delle peculiarità dei territori: l’eventuale chiusura del nosocomio isolano rischia, di fatto, di lasciare migliaia di cittadini privi di tutela sanitaria, considerando la distanza dalla terraferma delle isole. Anche molti personaggi di fama nazionale, dall’attrice Angela Finocchiaro al medico ed europarlamentare Pietro Bartolo, da Leo Gullotta a Massimo Lopez, hanno solidarizzato con gli abitanti.

A inasprire gli animi ha contribuito la vicenda della giovane Lorenza Famularo, ventiduenne deceduta per embolia polmonare massiva all’ospedale di Lipari nell’agosto 2020 e che forse si sarebbe potuta salvare con un ospedale più attrezzato. Un evento che portò i familiari della giovane e numerosi cittadini a presidiare per più di una settimana il nosocomio in segno di protesta.

«Abbiamo sempre ringraziato la generosità della famiglia di Lorenza – spiegano i tre portavoce del Comitato – che ha avuto anche la lucidità di trasformare quella tragedia in una questione più generale che riguarda la sanità a Lipari e nelle isole Eolie».

Purtroppo, secondo il Comitato, la tendenza inarrestabile è quella a depotenziare il nosocomio: «Vengono tolti servizi di volta in volta. L’ultimo è la chiusura della camera iperbarica. Stiamo parlando di un territorio che fino a qualche mese viveva l’emergenza Vulcano. La camera iperbarica è uno strumento chiave, ma in quel momento era chiusa. C’è un costante depotenziamento che non lascia intuire nulla di buono».

Una eventuale chiusura avrebbe un impatto importante sulla popolazione (circa 15mila abitanti tra Lipari e le altre isole): la gran parte dei degenti avrebbe necessità di essere trasportato sulla terraferma con voli in elicottero della durata di 20-25 minuti e del costo di circa 6mila euro ciascuno. «È chiaro che l’elisoccorso ci vuole – spiegano – perché non tutto si può affrontare qui. Quello che però registriamo è che c’è un abuso: vuoi per le condizioni dell’ospedale, vuoi perché il personale è contato e a volte non è nelle condizioni di affrontare un caso. Siamo al paradosso che anche per delle cose non troppo complicate, come un gesso, si ricorre all’elicottero: questo significa in media un volo al giorno. Oppure ci si rivolge ai privati: mentre vediamo che c’è un grande incentivo a mandare le persone in elicottero, dall’altro canto dove si ritira il pubblico arriva il privato convenzionato».

Lo scorso dicembre una speranza era arrivata dal Sottosegretario alla Salute Andrea Costa che si era impegnato a dare delle risposte, ancora però non arrivate. Un’altra risposta potrebbe arrivare dalla legge speciale sulle isole minori, ora in discussione in Parlamento, che tra le altre cose prevede delle deroghe per i punti nascita. Ma i fatti, per ora, raccontano un’altra realtà.

«Lei lo sa che fino a non molto tempo fa a Lipari non si poteva fare l’analisi morfologica, un esame per le partorienti? Il macchinario c’era, il personale pure, non si capiva perché. Il sospetto che abbiamo è che non si mettesse in moto perché era più conveniente mandare le persone nelle strutture private. Un altro esempio è quello di una raccolta fondi, con cui abbiamo comprato degli holter pressori, uno strumento che serve ai malati cardiaci per misurare la pressione per un periodo di tempo prolungato. Ancora non è stato messo in funzione. Questo comporta per la quotidianità delle persone dover partire per le cose più banali. E quando c’è brutto tempo non si può viaggiare. Il diritto alla salute, a volte, ci è precluso».

A complicare le cose ci sono le conseguenze sul turismo che potrebbe avere un depotenziamento dell’ospedale di Lipari. In estate le Eolie sono una ambita meta turistica e la popolazione aumenta considerevolmente. «Molti over 60 e famiglie con bambini non verrebbero senza un ospedale funzionante. Ci sarebbero gravi conseguenze per il turismo con la chiusura dell’ospedale» spiegano dal Comitato. Senza contare che sullo Stromboli capita frequentemente che qualcuno si faccia male e l’unica guardia medica dell’isola è costretta a salire sul vulcano lasciando sguarnita la popolazione.

«La fragilità del nostro territorio non viene considerata – concludono i tre esponenti del comitato -. Il nostro caso viene equiparato di un qualsiasi piccolo comune ma non è così. Serve una legge speciale».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Cardiovascolare: con il progetto “SiCura” dislipidemie gestite meglio sul territorio e meno ospedalizzazioni
A Enna – da luglio 2022 a giugno 2024 – è stato implementato il progetto “SiCura”, per la cura delle displipidemie, realizzato dall’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) in collaborazione con Novartis e con il supporto tecnologico di CliCon. Il progetto – costruito su un nuovo modello di medicina basata sul valore – ha permesso ha permesso interventi mirati e personalizzati, ottimizzando i risultati clinici e l’uso efficiente delle risorse sanitarie
Obbligo mascherina in ospedale via tra due settimane? Scienziati divisi, nuovo studio inglese: «Benefici modesti»
In vista della scadenza dell'obbligo di indossare la mascherina negli ospedali e nelle strutture sanitarie italiane, fissata per il 30 aprile, la scienza ragiona su vantaggi e benefici. Dal Regno Unito arriva una nuova ricerca: «Nessuna differenza significativa» sui tassi di trasmissione di Covid-19 negli ospedali
A Bologna il primo ospedale parco per la riabilitazione intensiva neurologica e ortopedica
La nuova Villa Bellombra realizzata con una sinergia pubblico-privato permette ai pazienti di usufruire di attrezzatura concepite con le più moderne tecnologie robotiche. Orta (AD Consorzio ospedaliero Colibrì) «I cittadini avranno una struttura paragonabile a quelle di Boston o Tokyo, senza dover pagare nulla»
Scuola in Ospedale, in Lombardia approvato piano per garantire istruzione ad alunni ricoverati
Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per rendere più capillare il servizio sul territorio e permettere ai pazienti studenti di seguire il percorso formativo e mantenere la relazione con la scuola di appartenenza, agevolando il reinserimento al termine del ricovero o della malattia
Regione Lombardia investe 10 milioni di euro nel “ponte digitale” tra ospedale e territorio
Il 2022 sarà l’anno decisivo per la realizzazione di una piattaforma centralizzata in grado di mettere in rete le strutture ospedaliere, le case di comunità e creare percorsi di telemedicina a cui avranno accesso i cittadini
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...