Salute 11 Giugno 2018 10:22

Epilessia. Mecarelli (Lice): «Servono nuovi termini per definire patologia e aggiornamento norma per rilascio patente»

Chi soffre di epilessia può guidare? «Sì ma non deve avere crisi da un anno». A rispondere il Presidente della Lega Italiana contro l’Epilessia in occasione del 41° Congresso Nazionale

di Isabella Faggiano
Epilessia. Mecarelli (Lice): «Servono nuovi termini per definire patologia e aggiornamento norma per rilascio patente»

Le nuove generazioni, con molta probabilità, non sentiranno mai parlare di “piccolo male” o “grande male”, termini finora utilizzati, da medici e pazienti, per indicare delle forme più o meno gravi di epilessia. Presto, il vocabolario scientifico italiano sarà adeguato a quello internazionale.

«Lo scorso anno è stata redatta una riclassificazione, a livello mondiale, delle varie forme di epilessia – ha spiegato Oriano Mecarelli, presidente della Lice – Ora, la Lega Italiana Contro l’Epilessia sta lavorando ad una traduzione precisa di questi nuovi termini. Sarà a disposizione di tutti gli specialisti italiani entro la fine del 2018».

Per i pazienti, invece, questo lavoro di traduzione è già completato: «Esiste un opuscolo informativo – “La guida all’epilessia” – scaricabile dal sito lice.it, che contiene una versione adeguata alle esigenze del paziente».

LEGGI ANCHE: CATENE DI SMS PER RICONOSCERE L’ICTUS? MANCARDI (NEUROLOGO): «OK MA VERIFICARE LA FONTE»

La riclassificazione della denominazione delle varie forme di crisi epilettiche e sindromi epilettiche è stato uno degli argomenti al centro del Congresso Nazionale della Lice, giunto quest’anno alla sua 41esima edizione. Esperti nazionali ed internazionali si sono confrontati anche su alcune criticità legislative, che persistono da molti anni, sulla norma che regola la possibilità per un epilettico di poter guidare l’auto.

«Il rilascio o il rinnovo della patente di guida – ha spiegato Mecarelli – è consentito a persone con epilessia purché ci siano i requisiti previsti dal decreto ministeriale del 2010-11 (attualmente si fa rifermento al decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 ottobre 2010, ai successivi regolamenti attuativi contenuti del decreto legislativo del 18 aprile 2011 e alla circolare del Ministero della Salute del 25 luglio 2011, ndr). Questo decreto – ha aggiunto il presidente della Lice –  ha molti meriti. Primo fra tutti quello di aver migliorato la precedente legge. Ma accanto a tante luci, qualche ombra resta. Nel decreto non è esplicitato con chiarezza chi ha l’obbligo di segnalare il soggetto che, pur non avendo i requisiti, continua a guidare. La condizione fondamentale è “non avere crisi da almeno un anno”. Va considerato, però, che molte persone quando ricevono la diagnosi di epilessia hanno già la patente. Questi individui, non rinunciando a guidare, costituiscono un pericolo per sé e per gli altri».

E allora cosa deve fare un neurologo di fronte ad un paziente già patentato al quale ha diagnosticato un forma di epilessia? Difficile rispondere con precisione: «La legge proprio su questo punto – ha sottolineato il Presidente della Lice – non è chiara. È per questo che la Lega Italiana contro l’Epilessia, intervenendo sulla questione, vuole stimolare sia la Società Neurologica Italiana, che il ministero, per definire meglio a chi spetta questo obbligo di segnalazione».

Per il professore Mecarelli questo dovere non potrà «sicuramente mai essere a carico del neurologo che, in quanto medico – ha sottolineato il professore – deve rispettare l’alleanza terapeutica e la privacy del suo paziente».

Limitazioni che, però, non gli impediscono di utilizzare il buon senso: «Il neurologo – ha detto il presidente Lice – pur non avendo questo obbligo, ha il dovere di consigliare ad un paziente a rischio di non guidare».

E la possibilità per uno specialista di trovarsi di fronte ad una situazione di questo tipo non è poi così rara: «Ogni anno si registrano tra i 30 e i 50 mila nuovi casi di epilessia. Dati epidemiologici precisi sulla diffusione della patologia – ha commentato Mecarelli – non ce ne sono. L’epilessia nei paesi sviluppati riguarda l’0,8-1% della popolazione. Facendo un calcolo a ribasso, in Italia è possibile ipotizzare che vivano circa 500 mila epilettici».

LEGGI ANCHE: NEL CERVELLO SI “VIAGGIA” CON LA FIBRA OTTICA. PARLANO I GIOVANI RICERCATORI ITALIANI PUBBLICATI SU NATURE

Il problema più grosso non sta tanto nella diffusione della patologia, quanto nell’impossibilità di curarne alcune forme: «Con i farmaci attualmente a disposizione riusciamo a curare solo il 75% di tutte le epilessie. Del restante 25% fanno parte tutte quelle forme definite farmaco-resistenti. Una tale limitazione terapeutica – ha concluso il presidente della Lice – rende l’epilessia non una semplice patologia, ma un problema sociale piuttosto importante».

Articoli correlati
Epilessie e tumori cerebrali: dalla Lice raccomandazioni per il trattamento e un’efficace presa in carico
In occasione del mese di ottobre dedicato alla prevenzione oncologica, la Lice, Lega Italiana Contro l’Epilessia, con il suo Gruppo di Studio Epilessia e Tumori, accende i riflettori sull'epilessia legata ai tumori cerebrali
Epilessia, LICE: «La famiglia è caregiver più prezioso»
La LICE, Lega Italiana Contro l’Epilessia, in occasione della Giornata dedicata alla Famiglia, accende i riflettori su tutte le mamme, papà, fratelli e parenti che si prendono cura ogni giorno di una persona che soffre, ricordando che la famiglia rappresenta il caregiver più prezioso, e a volte insostituibile, per le prsone con epilessia
Dalla dieta chetogenica alla gestione delle crisi, ecco come “vivere con l’epilessia”
Un manuale redatto dalla LICE, Lega italiana contro l’epilessia, spiega come affrontare i vari aspetti che circondano questa patologia. E affronta anche il tema delicato dello stigma, che colpisce sia bambini che adulti. Ben il 60% delle persone con epilessia non ha occupazione
Prima di morire si rivede davvero il film della propria vita, lo studio
Per la prima volta sono state trovate le prove che poco prima di morire tutta la vita ti passa davanti
In arrivo il primo Piano d’Azione Internazionale per la gestione dell’epilessia
Realizzato anche grazie al contributo di FIE e IBE. A maggio si vota la ratifica. Cervellione (FIE/ELO): «L’Italia non può farsi trovare impreparata, chiediamo un tavolo permanente presso il Ministero della Salute»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...