L’attrezzatura installata a Padova presso l’Istituto Oncologico Veneto è la prima in Italia ad essere offerta dal Servizio Sanitario Pubblico. Scarzello (Direttore Radioterapia Iov): «Con questa piattaforma possibile fare il cosiddetto “piano del giorno” un trattamento nuovo sulla base della condizione anatomica del momento»
Si chiama Ethos ed è il primo acceleratore dotato di intelligenza artificiale in grado di offrire terapie più personalizzate nella lotta contro i tumori. Ad acquistarlo per 5,5 milioni di euro è stato l’Istituto Oncologico Veneto di Padova, primo in Italia ad offrire ai propri pazienti un modello di intelligenza avanzata in ambito radiologico con il servizio sanitario pubblico. Ethos è in grado di eseguire una radioterapia sempre più personalizzata, adattandola alle modifiche dell’anatomia del paziente in corso di trattamento. In pratica segue e si adatta, passo dopo passo, ai cambiamenti che intervengono nel singolo paziente con terapie sempre più personalizzate e calibrate.
L’acceleratore hi-tech di radioterapia adattiva è dotato di una piattaforma di trattamento che associa ad un acceleratore lineare, un software di ultima generazione in grado di modulare le terapie, alle esigenze di ogni singolo paziente. In pratica il software di intelligenza artificiale è in grado, durante ogni seduta, di confrontare direttamente sulla consolle dell’acceleratore le immagini raccolte al momento con quelle precedentemente utilizzate per la pianificazione del trattamento, proponendo al radioterapista eventuali adattamenti nella terapia, sulla base dei cambiamenti riscontrati.
«Il software è estremamente sofisticato e permetterà di adattare la terapia ogni giorno alla situazione anatomica del paziente in quel preciso istante – spiega Giovanni Scarzello, direttore della Radioterapia dello Iov –. Con le tecniche precedenti si cercava di adattare la posizione del paziente alla macchina per poter soddisfare le esigenze del trattamento: con questo tipo di piattaforma è possibile fare un trattamento nuovo sulla base della condizione anatomica del momento, il cosiddetto “piano del giorno”. Se si pensa a quanto possa variare la situazione in organi colpiti da tumore, come ad esempio retto o vescica, immediatamente si capisce l’importanza di questa procedura che permetterà di dare una dose adeguata di radioterapia, andando a colpire il tumore, ma risparmiando gli organi adiacenti, con una precisione prima impossibile». Questo processo che in passato era riservato solo ad un ristretto numero di pazienti selezionati, in quanto complesso e costoso, con Ethos in regime di Servizio Sanitario Pubblico sarà alla portata di un target di pazienti sempre più ampio.
A rendere unica questa apparecchiatura è poi la cura dei dettagli che garantiscono il benessere del paziente. Ethos, infatti, è caratterizzato da un ambiente ovattato più ampio e confortevole, con rumori minimi e illuminazione integrata in grado di garantire il massimo confort e relax. Una telecamera e un interfono permettono un costante dialogo con il radioterapista, dando al paziente una sensazione di maggiore sicurezza. La nuova tecnologia, infine, si caratterizza anche per tempi di esecuzione ridotti nelle varie fasi del trattamento, a vantaggio dei pazienti anche meno collaborativi.
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