Salute 27 Ottobre 2020 11:35

«L’Europa sia pronta alle epidemie del futuro». L’appello degli scienziati guidati da Ippolito (Spallanzani)

Firmato da Giuseppe Ippolito, riunisce 15 esperti da Europa e Stati Uniti. Si chiede di riflettere sui fallimenti dell'epidemia e preparare un nuovo sistema di allerta precoce
«L’Europa sia pronta alle epidemie del futuro». L’appello degli scienziati guidati da Ippolito (Spallanzani)

Un appello alle Istituzioni europee firmato da 15 scienziati provenienti da Italia, Francia, Usa, Germania, Portogallo e Regno Unito, e pubblicato su Nature da Giuseppe Ippolito. Una richiesta ai leader politici di potenziare la risposta sanitaria per non farsi trovare impreparati alla prossima epidemia.

Il direttore scientifico dell’INMI Spallanzani di Roma scrive da parte di Istituzioni sanitarie, agenzie governative e non e università. Tra i firmatari, nomi del calibro di Franco Locatelli dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, università Sapienza di Roma e presidente del Consiglio superiore di sanità; Nicola Magrini dell’Agenzia italiana del farmaco; Raffaella Sadun dell’Harvard University di Boston; Antoine Lafont, dell’Hôpital Européen Georges-Pompidou di Parigi; Markus Maeurer del Champalimaud Centre for the Unknown di Lisbona; Gino Strada di Emergency; Rainer Meillicke, del Public Health Department di Siegburg in Germania; Alimuddin Zumla, dell’University College di Londra, e Michel Pletschette, dell’università di Monaco.

«COVID HA EVIDENZIATO I FALLIMENTI DELL’UE»

«La pandemia Covid-19 – si legge – ha evidenziato i fallimenti nell’attuazione delle disposizioni del trattato dell’Unione Europea per salvaguardare il benessere dei suoi cittadini. I leader europei hanno ora annunciato piani per riformare i sistemi sanitari pubblici dell’UE attraverso un pacchetto di recupero da 750 miliardi».

«A nostro avviso, servirebbe una strategia transdisciplinare che affronti le esigenze individuali, locali, regionali e globali. Dovrebbe essere istituito un centro di riferimento a livello europeo per le malattie infettive che hanno un potenziale epidemico, da incorporare nei piani nazionali di protezione sanitaria», è la richiesta degli scienziati. Una collaborazione, dunque, che non si attivi dall’inizio di un’emergenza, ma lavori sempre per evitarne una nuova.

ALLERTA PRECOCE E COOPERAZIONE TRA ENTI SANITARI

«Le iniziative – si elenca nella lettera – includerebbero sorveglianza epidemiologica e sistemi di allerta precoce; cooperazione tra enti sanitari pubblici nazionali e internazionali; diffusione di linee guida tecniche e protocolli clinici per la gestione della malattia; coordinamento della ricerca; maggiore capacità di laboratorio per la rapida identificazione di nuovi patogeni; e funzionari della sanità pubblica formati e pronti a implementare test su larga scala, tracciamento dei contatti e misure di quarantena».

«Tali programmi dovrebbero collaborare con la proposta agenzia dell’UE per la ricerca e sviluppo biomedico avanzato e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie», conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Risolto il mistero delle epatiti pediatriche, colpa di co-infezioni da virus comuni
Sembra essersi finalmente risolto il mistero delle cause dell'ondata di epatiti acute gravi che, nella primavera del 2022, poco dopo la fine dei lockdown per Covid-19, hanno colpito oltre un migliaio di bambini in 34 paesi diversi, Italia compresa. Tre studi, appena pubblicati sulla rivista Nature, hanno collegato questi focolai di epatite pediatrica a co-infezioni causate da più virus comuni
Regimenti (eurodeputata): «Comitato scientifico tutto italiano a consulenza della Commissione Covid UE»
Un confronto con l'onorevole Luisa Regimenti, medico legale ed eurodeputata, sull'impronta della scienza italiana in Europa e su quanto ci aspetta in autunno con professionisti formati per quello che verrà
Parlamento Ue vara commissione su pandemia. Regimenti (FI): «Ora realizzare UE della Salute»
L’eurodeputata è uno dei 38 membri della commissione speciale che dovrà esaminare cosa ha funzionato e cosa è andato storto nella gestione del Covid a livello europeo. Entro 12 mesi sarà elaborata una relazione
Speranza su quarta dose: «Ue assuma posizione unitaria su tempi e fasce d’età»
Il ministro Speranza, intervenendo al Consiglio dei ministri europei della Salute, si rivolge all’UE: «Fare in tempi stretti una proposta su quarta dose basata esclusivamente sull'evidenza scientifica»
Da dove viene Omicron? Le tre teorie più probabili spiegate bene dal prof. Rasi
Una "fuga invisibile" perché sviluppatasi in un Paese poco monitorato, una serie di mutazioni incubate da un soggetto con patologia cronica oppure un retropassaggio verso una specie animale tra le più pericolose per le malattie: quella di topi e ratti. Come si è sviluppata Omicron con le sue 55 mutazioni, lontanissima da Alpha e Delta che da sola ha contagiato più in due mesi di quanto le prime due abbiano fatto in anni? Lo abbiamo chiesto al prof. Rasi, consigliere di Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...