Salute 2 Novembre 2022 15:37

Farmacie online: molte offrono un reale risparmio, poche rispettano le regole

Altroconsumo ha condotto un’inchiesta su regolarità e convenienza di farmacie e parafarmacie online. I siti sono stati selezionati in base a tre specifici criteri: il più alto numero di farmaci acquistabili, il buon posizionamento sui motori di ricerca e la convenienza. Ecco i risultati

Possono essere rapidi, molto convenienti, ma non sempre sono sicuri. Per questo, prima di procedere agli acquisti online, è sempre meglio verificare le credenziali del venditore, soprattutto se nel carrello virtuale delle farmacie online ci sono farmaci e parafarmaci e ad essere potenzialmente a rischio, quindi, è la nostra salute.

Farmacie online: ecco le regole da rispettare

Proprio per aiutare ed orientare i consumatori, Altroconsumo ha condotto un’inchiesta sul tema, passando al setaccio 27 siti di farmacie e parafarmacie. «Innanzitutto – spiega Laura Filippucci, economista esperta di Altroconsumo in temi sanitari -, una farmacia o parafarmacia che voglia vendere i propri prodotti online deve, necessariamente, avere anche una sede fisica, punto di riferimento del sito online. La pagina web poi deve essere autorizzata da chi di competenza e riportare il logo del Ministero della Salute dal quale, attraverso la scritta “Clicca qui per verificare se questo sito web è legale”, è possibile verificare la regolarità del negozio virtuale. Inoltre, nessun farmaco che necessiti di prescrizione medica può essere venduto online».

L’inchiesta di Altroconsumo

I 27 siti di farmacie e parafarmacie analizzati da Altroconsumo sono stati selezionati in base a tre specifici criteri: la disponibilità del più alto numero di farmaci acquistabili, il buon posizionamento sui motori di ricerca e la convenienza, misurata con una precedente inchiesta del 2019, sempre condotta da Altroconsumo. «Tra i nodi venuti al pettine – aggiunge l’esperta – sono da segnalare soprattutto la non corrispondenza tra il prezzo applicato presso il negozio fisico e quello online, l’impossibilità di entrare in contatto diretto con un farmacista in caso di necessità (è stato possibile solo in 4 dei casi presi in esame) e la possibilità di comprare quantitativi illimitati di un farmaco senza alcun controllo».

I consigli per acquisti sicuri

La compravendita di farmaci online, in Italia, è legale dal 2017, ma è dal 2019, ovvero dall’esplosione della pandemia da Covid-19, che ha subito un’impennata, con un aumento del 59%. Ma attenzione a non lasciarsi trascinare in acquisti eccessivi in virtù di un prezzo molto conveniente: «I farmaci hanno una scadenza e necessitano di essere ben conservati per non alterarne gli effetti. Inoltre – commenta Filippucci -, per farmaci, dispositivi medici e, in generale, per i prodotti che possono deteriorarsi o scadere rapidamente (come gli alimenti) non esiste alcun diritto di recesso, per questo è sempre meglio controllare preliminarmente i costi di restituzione. Poi, affinché si possa procedere alla detrazione fiscale è necessario che il sito consenta di inserire il codice fiscale al momento dell’acquisto».

Prezzi a confronto

Affinché il risparmio possa essere davvero assicurato si consiglia di confrontare i prezzi di più siti, considerando che farsi un giro tra le farmacie online è molto meno faticoso e più veloce di quanto non lo sia nel mondo reale. «I prezzi di alcuni farmaci possono variare anche di oltre il 50% da un sito all’altro – assicura l’esperta -. Tra i farmaci presi in considerazione nell’inchiesta di Altroconsumo sono 3 ad aver differenze di prezzo maggiori. Al primo posto, Iridina registra una differenza del 286%, passando da un prezzo minimo di 3,30 euro su topfarmacia.it, a quello massimo su lloydsfarmacia.it (9,45 euro). Segue Flector, con una differenza del 216%, passando da 6,90 euro su farmaciasoccavo.it, a 14,50 euro di farmafarma.it. Al terzo posto, Maalox Plus passa da 4,84 euro fino a 8,55 euro su docfarma.it con una differenza del 176%. Tutti i risultati dell’inchiesta, in particolar modo quelli relativi alla mancanza di rispetto di alcune regole fondamentali, sono stati inoltrati alle autorità competenti con la speranza – conclude Filippucci – che possano essere presi i dovuti provvedimenti».

 

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