La SIRU incontra il Ministero, pieno riconoscimento della rilevanza della PMA, modifiche alla valorizzazione per eliminare le diseguaglianze e consentire alle strutture qualità e sicurezza: «Guglielmino (SIRU): «Un passo avanti e si apre una nuova stagione»
Ieri, 15 febbraio 2022, la SIRU, quale società scientifica per il settore della PMA, è stata convocata dal Ministero della Salute, in merito al percorso di approvazione dei LEA e in particolare sui contenuti del Decreto relativi alla definizione tariffe. L’incontro ha visto la partecipazione del dott. Antonio Gaudioso, capo della segreteria tecnica del Ministro della Salute, con l’onorevole Massimo Paolucci, capo della segreteria della Ministro e il dott. Andrea Urbani Direttore della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute, i due Presidenti SIRU per l’area ginecologica e quella biologica, il dott. Antonino Guglielmino e la dott.ssa Paola Viganò, l’avv. Maria Paola Costantini, Coordinatrice dell’Osservatorio giuridico SIRU.
«È stato un incontro franco e cordiale, – commenta la SIRU – nel quale si è concordato sull’importanza e la necessità del riconoscimento e dell’applicazione dei LEA della PMA e sulla necessità di una interlocuzione tra società scientifiche e Ministero. L’incontro ha permesso di avere certezza sulla modifica del tariffario con una maggiore valorizzazione delle prestazioni principali nonché in merito alla piena disponibilità di un adeguamento delle stesse, dell’aggiornamento delle prestazioni e degli stanziamenti annuali per il settore».
Questo consentirà l’entrata effettiva della PMA come area sostenuta in tutta Italia dal servizio sanitario e non solo in alcune regioni, eliminando le discriminazioni esistenti, gravi e non più sostenibili.
La SIRU nei prossimi giorni procederà a inviare ulteriori proposte di modifica del tariffario, predisponendo anche specifiche richieste di aggiornamento del nomenclatore con le prestazioni, fermo al 2017: tutto il sistema sarà razionalizzato e conforme alle evidenze scientifiche e consentirà l’aumento del numero delle coppie che possano accedere alle prestazioni. E soprattutto qualità e sicurezza.
«Crediamo che oggi ci siano sul serio le condizioni per un cambiamento rispetto al passato. La SIRU e tutta la comunità di operatori è pronta a costruire una nuova PMA e a fornire il suo contributo, attenta e vigile», ha commentato Guglielmino.
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