Salute 7 Giugno 2023 14:34

Fibromialgia: CFU, il dolore delle donne è sottovalutato e sotto-trattato

Si chiama Gender Pain Gap ed è il fenomeno per cui il dolore, quando riferito e percepito dalle donne, viene sottovalutato e sotto-trattato. A puntare i riflettori sul problema è il Comitato Fibromialgici Uniti – Italia. «Un report inglese pubblicato nel 2022 ha evidenziato che il 28% delle donne che sperimenta dolore si rivolge al medico solo quando diventa grave, mentre il 62% si auto somministra farmaci da banco», racconta a Sanità Informazione Barbara Suzzi, presidente di CFU Italia

Fibromialgia: CFU, il dolore delle donne è sottovalutato e sotto-trattato

Si chiama Gender Pain Gap ed è il fenomeno per cui il dolore, quando riferito e percepito dalle donne, viene sottovalutato e sotto-trattato. A puntare i riflettori sul problema è il Comitato Fibromialgici Uniti – Italia. «Un report inglese pubblicato nel 2022 ha evidenziato che il 28% delle donne che sperimenta dolore si rivolge al medico solo quando diventa grave, mentre il 62% si auto somministra farmaci da banco», racconta a Sanità Informazione Barbara Suzzi, presidente di CFU Italia. «Le donne sono convinte che il loro dolore non meriti attenzione – continua – ma questo ha un impatto su altri ambiti dell’esistenza: il 41% infatti ha riferito disturbi del sonno e il 24% depressione a causa della sofferenza, rispetto al 18% degli uomini”.

Il dolore ha la donna come target privilegiato

«Come pazienti fibromialgiche, conosciamo questo fenomeno e lo sperimentiamo sulla nostra pelle», sottolinea Suzzi. «Sappiamo che il dolore cronico provoca anche emarginazione sociale e il trattamento insufficiente espone al rischio di cronicizzazione, depressione, insonnia, astenia, con compromissione del funzionamento personale e ripercussioni sul lavoro», aggiunge. Il dolore ha la donna come target privilegiato: queste non solo accusano sindromi dolorose più gravi e frequenti: la differenza è oltretutto attribuibile a differenze biologiche, ormonali e neurosensoriali. Abbondanti dati epidemiologici mostrano che il dolore cronico è più diffuso nelle donne che negli uomini. Le donne hanno il doppio delle probabilità di avere la sclerosi multipla, da 2 a 3 volte più probabilità di sviluppare l’artrite reumatoide e 4 volte più probabilità di avere la sindrome da stanchezza cronica rispetto agli uomini. Nel caso della fibromialgia le donne sono circa il 90% configurando una vera malattia «di genere».

Il Gender Pain Gap dipende da un problema culturale che si riflette sull’assistenza sanitaria

«La differenza con cui il dolore delle donne viene sistematicamente sottovalutato, non considerato e non trattato è un problema culturale – continua Suzzi – ed è ascrivibile al dominio del potere maschile in cui uomini e donne sono considerati intrinsecamente diversi e i valori maschili sono considerati più positivi di quelli femminili. Questa cultura non solo è una forma di discriminazione e pregiudizio legato al genere, ma si riflette nell’assistenza sanitaria, con differenze medicalmente non motivate nel trattamento di uomini e donne». Sebbene le donne sperimentino un maggior numero di condizioni che hanno come leit motiv forme di dolore cronico rispetto agli uomini, il loro dolore verrebbe quindi trattato meno seriamente. Alcune ricerche hanno svelato che le donne che riferiscono dolore hanno una maggiore probabilità di vedersi prescrivere un ansiolitico, rispetto agli uomini a cui vengono invece prescritti antidolorifici.

Le donne aspettano quasi il doppio del tempo prima di ricevere antidolorifici al pronto soccorso

Tale divario di genere si estende anche al pronto soccorso, dove alcune ricerche indicano che gli uomini aspettano una media di 49 minuti prima di ricevere antidolorifici in caso di dolore addominale acuto mentre le donne aspettano una media di 65 minuti nella stessa situazione. Le donne hanno anche la metà delle probabilità degli uomini di ricevere antidolorifici dopo un intervento chirurgico di bypass coronarico. Studi condotti nel Regno Unito rivelano che interpretare la sofferenza come ansia contribuisce al 50% in più di errata diagnosi dopo un attacco di cuore,

Sozzi: «Il dolore delle donne non viene preso sul serio»

Nello storico documento del 2001, «The Girl Who Cried Pain: A Bias Against Women in the Treatment of Pain», Diane Hoffman e Anita Tarzian hanno scoperto che «le donne riportano livelli più gravi di dolore, incidenze più frequenti di dolore e dolore di durata più lunga rispetto agli uomini, ma sono comunque trattate per il dolore in modo più blando, meno aggressivo». «Le donne non vengono prese sul serio, oppure si ritiene che dovendo partorire siano più avvezze e ‘destinate’ a sopportarlo», evidenzia Sozzi. «Una sorta di contraddizione: perché la donna viene contemporaneamente considerata debole e non in grado di tollerare il dolore o di sopravvalutarne i livelli. Quando il dolore fisico delle donne viene liquidato come esagerato e immaginario, o erroneamente diagnosticato come psicologico, la salute femminile ne viene influenzata», conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dolore cronico, boom di chiamate al numero verde della Siaarti
In Italia soffrono di dolore cronico 9,8 milioni di persone. Il numero verde è stato ideato per fornire ai pazienti un orientamento sui centri di terapia del dolore presenti in ciascun territorio
di I.F.
All’Istituto Europeo di Oncologia un nuovo pace-maker contro il dolore
L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) è fra i primi ospedali in Italia ad offrire ai pazienti con dolore cronico un “pace-maker contro il dolore” di ultima generazione, con tecnologia “Close loop”. Il team di Vittorio Guardamagna, direttore Cure Palliative e Terapia del Dolore IEO, ha infatti di recente eseguito uno dei primi impianti in Italia […]
di V.A.
Dormire poco prima di un intervento chirurgico aumenta il dolore nel post
Non dormire a sufficienza prima di un intervento chirurgico è un evento molto comune, ma può aumentare il dolore post-operatorio. Lo rivela uno studio condotto su topi, presentato al meeting della Society for Neuroscience a Washington DC
Mal di schiena cronico, la terapia di rielaborazione del dolore riduce la sofferenza percepita
Uno studio condotto dalla University of Colorado Anschutz Medical Campus (Stati Uniti) ha dimostrato l'efficacia della cosiddetta «terapia di rielaborazione del dolore» (Prt), la quale consiste nell'utilizzo di terapie di tipo cognitivo-comportamentale che aiutino il paziente a ricondurre l’origine del dolore a processi cerebrali reversibili, anziché ad effettivi danni fisiologici
I dolori articolari colpiscono più le donne, forte impatto su corpo e mente
Le donne hanno maggiori probabilità di soffrire di problemi articolari rispetto agli uomini. A scoprirlo è una ricerca condotta da Nuffield Health, il più grande ente di beneficenza sanitario del Regno Unito, su oltre 8mila persone di età superiore ai 16 anni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...