Salute 11 Novembre 2024 11:27

Fibrosi cistica, formulato un nuovo alimento per migliorare la crescita e lo stato di salute generale

Tra il 25 e il 50% dei pazienti presenta diversi gradi di malnutrizione, che incide negativamente sul recupero dalle riacutizzazioni della malattia, sull’efficacia delle cure, sulla guarigione delle ferite, sulla frequenza di complicanze come le infezioni
di I.F.
Fibrosi cistica, formulato un nuovo alimento per migliorare la crescita e lo stato di salute generale

Supportare adeguatamente il mantenimento dello stato nutrizionale, migliorare la crescita e lo stato di salute, inclusa la funzionalità respiratoria: sono questi gli obiettivi di un nuovo alimento completo, ad alto contenuto di energia e nutrienti, specificatamente formulato per i pazienti con fibrosi cistica. A darne notizia, sono stati gli specialisti riunitisi in occasione del XX Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio della Fibrosi Cistica, a Napoli. La fibrosi cistica, malattia genetica ereditaria, colpisce circa un neonato su 2.500-2.700. La patologia interessa principalmente l’apparato respiratorio e il sistema gastro-intestinale, con una disfunzione pancreatica a cui consegue sindrome da malassorbimento e probabile malnutrizione.

Chi soffre di fibrosi cistica necessita di una dieta ad alto contenuto calorico

Tra il 25 e il 50% dei pazienti presenta diversi gradi di malnutrizione, che incide negativamente sul recupero dalle riacutizzazioni della malattia, sull’efficacia delle cure, sulla guarigione delle ferite, sulla frequenza di complicanze come le infezioni. Un maggior dispendio energetico e un ridotto assorbimento di grassi e proteine dovuto alla malattia richiedono una dieta ad alto contenuto calorico e addizionata di nutrienti specifici, non solo per il mantenimento di un peso adeguato, ma anche per il miglioramento della funzione polmonare. I bisogni  nutrizionali dei pazienti includono, oltre all’alto fabbisogno calorico, una quota aumentata di grassi, prevalentemente mono e poli-insaturi, un’integrazione di acidi grassi polinsaturi omega-3, un alto contenuto proteico e un’integrazione di vitamine e micronutrienti, tra cui zinco e selenio.

Un mix di micronutrienti, grassi, proteine e carboidrati

La composizione di questo alimento mira, pertanto, a sostenere le persone con fibrosi cistica rispettando i loro bisogni nutrizionali. I  macronutrienti principali forniscono un’elevata quota di energia proveniente prevalentemente da grassi e proteine, mentre i  carboidrati sono presenti in quantità limitate per favorire una migliore funzionalità polmonare. La presenza di un elevato contenuto di grassi omega-3, oltre a supportare il miglioramento dello stato nutrizionale e a contrastare la perdita di massa muscolare, contribuisce a ridurre il livello di infiammazione cronica, tipico di questa condizione. I micronutrienti, come vitamine e minerali, tra cui  zinco e selenio, contribuiscono rispettivamente a colmare eventuali carenze vitaminiche e a migliorare appetito e funzionalità respiratoria. In aggiunta, il  prodotto fornisce una quota di fibra alimentare importante per  l’intestino.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone