L’annuncio del Commissario straordinario per l’emergenza Covid durante la visita all’Umbria Fiere. Dal 3 giugno ogni Regione potrà permettere a chi ha più di 16 anni di prenotare il vaccino, 20 milioni le dosi a disposizione. Figliuolo però insiste sugli over 60: solo il 60% è immunizzato
Siamo vicini al “liberi tutti” vaccinale. Il Commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo lo ha annunciato durante la visita del centro vaccinale Umbria Fiere. «Dal 3 giugno – ha detto – si darà la possibilità alle Regioni e alle province autonome di aprire su tutte le classi seguendo il piano, utilizzando tutti i punti di somministrazione, anche quelli aziendali». In una lettera tutti i dettagli alle singole Regioni.
«Le dosi a disposizione saranno 20 milioni – ha aggiunto Figliuolo – e ogni Regione dovrà regolarsi sul numero di dosi, ma quello che bisogna evitare è la rincorsa tra Regioni per avere più vaccini». Aperte quindi a tutti, probabilmente dai 16 anni in su. Probabilmente in quanto a inizio della prossima settimana, l’Agenzia italiana del Farmaco dovrebbe concedere il via libera al vaccino per il target 12-15 anni e quindi la soglia potrebbe allungarsi ulteriormente. Si aggiungerebbero quindi 2 milioni e 300mila ragazzi, già previsti da Figliuolo nel piano a marzo.
Intanto è arrivata dall’Agenzia europea del Farmaco l’autorizzazione ufficiali all’uso del vaccino Pfizer dai 12 anni di età. Ne ha dato comunicazione il ministro della Salute Roberto Speranza sui social. «Ora sarà possibile – ha scritto – estendere la campagna di vaccinazione anche ai più giovani. È una novità importante, pensando anche alla riapertura delle scuole a settembre. Se continuiamo ad avere cautela, con il quadro epidemiologico che mostra segnali incoraggianti, possiamo guardare al futuro con più fiducia».
«Ad oggi noi abbiamo somministrato quasi 33 milioni di dosi, di cui 21 milioni e 800mila prime dosi. Quindi abbiamo circa 11 milioni e 200mila persone vaccinate», ha snocciolato il commissario straordinario. Sugli over 80 superato il 90%, sugli over 70 sopra l’80%, mentre è sugli over 60 a livello nazionale che tutte le Regioni dovrebbero migliorare, perché siamo intorno al 62-63%. «Con procedure di chiamata attiva dobbiamo andare a intercettare la restante parte di popolazione che ci manca», secondo Figliuolo.
Ora il focus si accenderà, ha promesso infine, sulla somministrazione in azienda e in farmacia, sul ritorno dai medici di base e probabilmente dai pediatri con il via libera ai minori. «Un occhio è puntato sugli over 60 ma l’altro occhio attento deve essere sulla popolazione studentesca. Noi a settembre dobbiamo riaprire le scuole in sicurezza», ha concluso.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato