Il Presidente della Federazione Ordini farmacisti Italiani sottolinea: «La nostra filiera è sicura ma tenere alta la guardia è la maniera migliore per evitare problemi»
La filiera del farmaco in Italia è considerata sicura. Tuttavia, il problema dei farmaci contraffatti riguarda tutta l’Europa e l’Italia non è immune: secondo dati recentemente pubblicati dal Sole 24 Ore, i produttori e la filiera del farmaco perdono ogni anno qualcosa come 17 miliardi di euro in Europa e circa 2 miliardi in Italia per questo problema che, nella Ue, costa 90mila posti di lavoro nella filiera del farmaco. Un problema che può essere risolto in via definitiva con la blockchain, la ‘catena dei blocchi’ che traccia in modo indelebile tutto. Basta inserire un QR code sulla confezione e il farmaco risulta tracciato dall’inizio alla fine, quindi tutti possono sapere se è l’originale o una contraffazione. Ne abbiamo parlato con Andrea Mandelli, deputato di Forza Italia e presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani. «I nostri quattro punti per la sicurezza sono la collaborazione con il ministero della Salute, quella con i Nas, la vigilanza assoluta e la sensibilizzazione con i nostri iscritti. Ma naturalmente ben vengano le nuove tecnologie».
Presidente, le nuove tecnologie possono cambiare la sanità italiana. Una di queste è la blockchain che riguarda anche il mondo della farmaceutica. Per esempio un’applicazione possibile è quella sulla sicurezza della filiera del farmaco. Lei pensa che la tecnologia possa davvero rivoluzionare questo mondo?
«Indubbiamente noi viviamo una realtà diversa da quella che possiamo riscontrare in altri Paesi dove già di per sé la filiera della farmaceutica è una filiera sicura, non abbiamo fenomeni preoccupanti. Però è chiaro che tenere alta la guardia è la maniera migliore per evitare problemi. Questi confronti ci fortificano per cercare di mantenere sempre una distribuzione controllata e cercando sempre di più di dare il miglior servizio ai cittadini e la politica deve cominciare a farlo».
Cosa fa la Federazione degli Ordini dei Farmacisti per garantire la sicurezza della filiera?
«Abbiamo cominciato una collaborazione a suo tempo con i Nas con tutti i progetti che sempre abbiamo portato avanti accompagnata dalla certezza che i farmacisti sono sentinella del territorio e della legalità. In questo caso può essere utile per cercare di combattere il fenomeno della contraffazione. La Federazione è da sempre al fianco delle forze dell’Ordine, noi siamo Enti di diritto pubblico sussidiari dello Stato, in questo senso l’essere a disposizione dello Stato è esattamente il completamento della nostra missione, garantire la qualità del servizio ai cittadini e essere al fianco dello Stato per fare in maniera che i cittadini abbiano sempre il miglior servizio. Collaborazione con il ministero, collaborazione con i Nas, vigilanza assoluta e sensibilizzazione con i nostri iscritti: queste sono le nostre tre linee programmatiche che abbiamo da sempre».
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