La nascita dell’Ordine, con già 27mila preiscritti verso l’Albo dei fisioterapisti, oltre alle consuete battaglie contro l’abusivismo e per la responsabilità professionale. Questi i punti cardine dell’evento organizzato dall’AIFI a Tirrenia, in provincia di Pisa, in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia festeggiata in questi giorni. ‘Un professionista all’inizio dell’Ordine’ è il titolo dell’iniziativa messa […]
La nascita dell’Ordine, con già 27mila preiscritti verso l’Albo dei fisioterapisti, oltre alle consuete battaglie contro l’abusivismo e per la responsabilità professionale. Questi i punti cardine dell’evento organizzato dall’AIFI a Tirrenia, in provincia di Pisa, in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia festeggiata in questi giorni. ‘Un professionista all’inizio dell’Ordine’ è il titolo dell’iniziativa messa in piedi principalmente dalla sezione Toscana dell’Associazione Italiana Fisioterapisti, guidata dal presidente Gino Petri.
Un’occasione di confronto a 360 gradi che ha toccato le tematiche più attuali riguardanti la professione in un momento storico di grandi cambiamenti: dall’iter di istituzione dell’Ordine, atteso da decenni, fino agli adeguamenti necessari alla nuova legge sulla privacy (GDPR), passando per le nuove implicazioni per la responsabilità professionale alla luce della Legge Gelli-Bianco.
Il via alle iscrizioni, anche all’Albo dei Fisioterapisti, uno dei 19 Albi delle professioni sanitarie istituiti con il Decreto Ministeriale 13 marzo 2018 all’interno degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, è stato dato ufficialmente il primo luglio scorso tramite procedure online alla piattaforma. In sostanza, il singolo professionista si iscrive a un Ordine territoriale e viene inserito nell’Albo relativo alla sua professione: la richiesta di iscrizione è rivolta quindi all’Ordine che inserisce il professionista nello specifico Albo.
E «al momento sono circa 65mila i professionisti che si sono preiscritti», ha fatto sapere Alessandro Beux, presidente della Federazione nazionale Ordini TSRM e PSTRP, specificando che il numero è stato oltretutto raggiunto «nei mesi di luglio e agosto, in piena estate».
«Di questi 65mila, possiamo annunciare che 27mila sono fisioterapisti – ha aggiunto Antonio Bortone, presidente Conaps – e questo è un dato che suggella il valore della giornata di oggi». Secondo quanto previsto dalle normative, al raggiungimento dei 50mila fisioterapisti iscritti può essere avanzata la richiesta di istituzione di un Ordine proprio. Parallelamente a questi dati è emersa la questione delle non conformità, il cui numero non si può ancora quantificare”, ma che apre il capitolo delle necessarie verifiche ai titoli abilitanti. «Gli organismi di controllo sono due: una è l’azienda in cui lavora il professionista, e molte si sono gia’ attivate per avere una copia della preiscrizione, e l’altro è lo stesso Ordine, per cui immagino che nei prossimi mesi verranno avviate delle verifiche all’interno delle strutture. Cosi’ come immagino – ha aggiunto Beux- che una struttura non sara’ piu’ accreditata da una Regione se al suo interno ha dipendenti non in regola. Non dobbiamo pensare a una lotta contro l’abusivismo come e’ stata condotta finora: ora cambia l’incidenza e cambieranno anche i risultati della lotta».
«L’iscrizione all’Ordine – ha continuato Bortone – di fatto assolve al compito di mettere il professionista in sicurezza rispetto alla legge 3 del 2018, ma anche alla legge Gelli-Bianco, con una significativa perentorietà della norma: se vuoi esercitare devi iscriverti subito, senza aspettare il 2019, perchè l’obbligatorietà è scattata il 15 febbraio scorso. I numeri diffusi quindi ci danno ragione del lavoro svolto finora, complesso e a questo punto pero’ efficace. Le procedure e il sistema stanno tenendo e lasciatemi dire che mai nessuno in ambito professionale ha affrontato un percorso così complesso per dimensioni e processo. Non si e’ trattato infatti di un semplice trasferimento di sito, ma per 17 professioni il primo storico censimento che sara’ gia’ una linea di demarcazione tra il professionista vero e chi sta tentando di iscriversi cercando una breccia nella piattaforma, senza riuscirci. Con questa prima “buona notizia” – ha sottolineato Bortone -, non finisce certo la partita politica. Abbiamo costruito un trampolino per diverse altre necessita’, come le relazioni con gli organismi sindacali per la revisione contrattuale e lo sviluppo della formazione, soprattutto per quel che riguarda i master specialistici, ma anche per la previdenza. La dimensione ordinistica ci da’ una propulsione a tutela del cittadino e a rappresentanza dei professionisti completamente diverse rispetto a prima».
«Non ci accontentiamo dei risultati raggiunti finora – le parole di Tavarnelli – Noi resteremo in campo perché abbiamo già chiesto l’accreditamento come associazione tecnico-scientifica, un orizzonte che sarà il nostro futuro e che comunque ci permetterà di restare punto di riferimento per la categoria per il raggiungimento di nuovi obiettivi, come quello del corso di laurea su cinque anni, che permetta davvero una preparazione idonea ai fisioterapisti».