Salute 7 Agosto 2017 12:29

Fumo e prodotti a potenziale rischio ridotto, Barba (PMI): «Giusto regolamentare settore per disincentivare uso sigarette»

La Vicepresidente Regulatory Affairs di Philip Morris International ai nostri microfoni spiega come l’Italia abbia «capito l’importanza delle alternative non combustibili, regolamentandole dal 2014: fondamentale continuare su questa strada e informare correttamente i fumatori»

di Cesare Buquicchio – Inviato a Varsavia (Polonia)

«I prodotti a potenziale rischio ridotto sono una grande opportunità, dal punto di vista dei benefici, per i fumatori, ma questi vanno informati correttamente sui loro pro e contro rispetto alle sigarette». Germana Barba, Vicepresidente Regulatory Affairs di Philip Morris International, spiega ai nostri microfoni qual è l’evoluzione messa in atto negli ultimi anni che prevede un passaggio dal fumo “tradizionale” a quello senza combustione del tabacco: «La regolamentazione di questi prodotti – ci spiega – varia da Paese a Paese: ce ne sono alcuni che hanno leggi più stringenti, mentre altri, come la Svezia, sono più aperti: il 95% degli ex fumatori svedesi di sigaretta tradizionale utilizza infatti un prodotto a base di tabacco che contiene nicotina ma che non prevede combustione». E in Italia?

Dottoressa Barba, qual è l’approccio alla regolamentazione dei prodotti alternativi alla sigaretta tradizionale?

«La regolamentazione è variabile a seconda dei Paesi. Ad esempio, negli Stati Uniti esiste un quadro legislativo che consente di approvare questo genere di device come prodotti a rischio modificato e a potenziale rischio ridotto. L’Italia ha capito che esiste una grande opportunità dal punto di vista dei benefici per la popolazione e ha cominciato a regolamentare queste alternative non combustibili nel 2014. Ora è importante continuare su questa strada e costruire il giusto quadro regolamentare che consenta di incoraggiare sia i fumatori che i produttori ad abbandonare le sigarette. È fondamentale inoltre dare al consumatore la possibilità di essere informato sui rischi relativi a queste nuove tecnologie rispetto alle sigarette tradizionali».

Anche la comunità scientifica riconosce l’impatto ridotto dei prodotti alternativi alla sigaretta tradizionale?

«Certamente, quello che ormai gran parte delle istituzioni sanitarie a livello internazionale riconoscono è che i danni del fumo sono collegati alla combustione. Per quei fumatori che non vogliono smettere di fumare, trovare dei modi per consumare la nicotina in assenza di combustione può veramente rappresentare una rivoluzione dal punto di vista della riduzione drastica dei danni. È altresì importante che le autorità pubbliche continuino a comunicare che la cosa migliore da fare è smettere completamente».

Ci sono però Paesi che hanno ancora un approccio molto restrittivo…

«Certo, diciamo che, in generale, è una cosa normale. Per quanto riguarda le politiche di sanità pubblica ci sono sempre delle forze contrastanti e non sempre la scienza prevale in questo tipo di decisioni. Questo è, ad esempio, il caso dell’Australia, che continua a ritenere la nicotina una sostanza velenosa e a vietare le sigarette elettroniche. Al tempo stesso, la Svezia è un caso interessantissimo: oggi il 95% degli ex fumatori svedesi utilizza Snus, un prodotto a base di tabacco che contiene nicotina ma che non prevede combustione, e ad oggi il tasso di malattie legate al fumo in Svezia è uno dei più bassi al mondo».

In Unione Europea quali sono state le motivazioni di questa scelta?

«A livello internazionale, la regolamentazione ha già cominciato a distinguere questi prodotti ad alta tecnologia dalle sigarette tradizionali. L’Unione Europea nel 2014 ha rivisto la propria direttiva sui tabacchi ed ha introdotto una regolamentazione specifica, sia per i prodotti del tabacco di nuova generazione che per le sigarette elettroniche. Questa regolamentazione prevede alcuni provvedimenti che sono diversi da quelli delle sigarette tradizionali. L’Italia ha seguito la stessa strada e in più ha previsto di introdurre un processo specifico per i produttori per ottenere un riconoscimento di ridotta tossicità o ridotto rischio. Ѐ molto importante che l’Italia continui su questa strada e che permetta ai produttori di comunicare ai consumatori le informazioni relative sia ai rischi che ai benefici di questi prodotti alternativi alle sigarette tradizionali».

 

Articoli correlati
Una nuova revisione conferma l’efficacia delle ecig per smettere di fumare ma sottolinea la necessità di interventi più strutturati
Pubblicato sulla rivista Drug and Alcohol Dependence, lo studio rappresenta una delle analisi più complete mai realizzate, sintetizzando i risultati di 16 revisioni sistematiche e includendo dati provenienti da 24 trial controllati randomizzati (RCT)
Obesità aumenta il rischio di un precursore del mieloma multiplo. Vitolo (Candiolo): “Fattore di rischio prevenibile”
Le persone obese hanno un rischio più alto di oltre il 70% più alto di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule. A scoprirlo è uno studio condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Blood Advances
Ecig e cerotti aiutano le donne a smettere di fumare senza rischi per la gravidanza
L'utilizzo di prodotti sostitutivi della nicotina durante la gravidanza non è associato a eventi avversi o a complicazioni. A dimostrarlo è una nuova analisi dei dati condotta su donne fumatrici incinte da un gruppo di ricercatori della Queen Mary University di Londra. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Addiction
Fumo: 91 esperti scrivono alla commissaria europea per la salute per sollecitare l’applicazione del principio di riduzione del danno
In occasione della Decima Conferenza delle Parti (COP10) che si terrà a Panama dal prossimo 25 Novembre, 91 esperti di salute pubblica e riduzione del danno hanno sottoscritto una lettera inviata alla commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, per sollecitare l’importanza dell’applicazione del principio della riduzione del rischio nella definizione delle politiche pubbliche di contrasto al fumo
Sigarette elettroniche e farmaci sono entrambi efficaci per smettere di fumare
Le sigarette elettroniche e i due farmaci chiamati vareniclina e citisina rappresentano gli strumenti migliori per aiutare le persone a smettere di fumare. A stabilirlo è una nuova revisione condotta dal gruppo indipendente Cochrane
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...